La dieta Montignac, che si avvale di un testimonial d'eccezione, l'attore Gerard Depardieu, si basa sull'indice glicemico degli alimenti e sul metabolismo insulinico. Questo tipo di dieta punta da un lato a far perdere peso, e dall'altro a tenere sotto controllo la fame eccessiva e il desiderio di cibo.
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Caratteristiche della dieta Montignac
La causa fondante dell'aumento di peso, dunque, non è di natura calorica ma ormonale; ecco perché il parametro che viene tenuto in considerazione è l'indice glicemico (la capacità di determinati cibi di indurre rapidamente un aumento dei livelli di insulina – più l'Indice Glicemico è basso, più il dimagrimento è significativo).
Nella prima fase si devono mangiare cibi al di sotto dell'indice glicemico di 35; raggiunto il peso ideale, si passa a un programma di mantenimento (seconda fase di stabilizzazione e prevenzione), dovesi introducono cibi che possono raggiungere il livello 50.
I concetti di base del metodo Montignac
Questo innovativo stile alimentare è nato da un lavoro iniziato nel lontano 1980, che si è basato anche sulla sperimentazione scientifica di tutta l’equipe dello specialista, composta da medici e ricercatori. Il metodo proposto da questo medico non deve assolutamente essere considerato una dieta, vale a dire un regime alimentare restrittivo, durante il quale alcuni cibi non sono concessi ed è necessario tenere sotto controllo la quantità e i condimenti degli alimenti.
Deve invece essere considerato uno stile alimentare bilanciato, non restrittivo a livello delle quantità dei cibi e che volendo può essere seguito da tutti. Il segreto di questo metodo è come abbinare tra di loro i cibi, in base a quale categoria alimentare appartengono, vale a dire glucidi, proteine e lipidi. E’importante anche tenere conto delle peculiarità chimico-fisiche delle sostanze e la loro capacità di sollecitare reazioni metaboliche che servono a contrastare l’aumento di peso, il diabete e i principali fattori di rischio del sistema cardio-vascolare.
Grazie alla sperimentazione di questo metodo, che è stato fatta anche su soggetti che già soffrivano di questi disturbi, è emerso che nella maggior parte dei casi questo stile alimentare migliorava le condizioni di salute della persona. Lo scopo principale dello stile alimentare creato da Montignac è quello di insegnare a tutti l’importanza di seguire una dieta alimentare varia e bilanciata, utile a raggiungere una serie di obiettivi, che sono riportati nell’elenco che segue.
- Ottenere se necessario un dimagrimento equilibrato, che non metta in pericolo o arrechi danni al benessere fisico e psichico della persona.
- Ridurre le possibilità di avere abitudini alimentari sbagliate ed evitare così un possibile aumento di peso.
- Ridurre i rischi di contrarre il diabete di tipo II.
- Ridurre le possibilità di contrarre patologie a carico del sistema cardio-vascolare, come ictus, infarti ecc.
Le fasi del regime Montignac
Com’è stati già detto in precedenza questo regime alimentare si basa su tre distinte fasi, la prima è quella del dimagrimento, la seconda è quella della stabilizzazione e la terza è quella della prevenzione.
Durante la prima fase è concesso solo il consumo dei cibi che hanno un indice glicemico inferiore o uguale a 50, quindi è importante scegliere con attenzione gli alimenti. Lo scopo di questa fase è quello di apportare al corpo, dopo ogni pasto, una quantità minima di insulina, che serve a sollecitare il processo di eliminazione dei grassi che l’organismo tiene come riserva.
Durante la seconda e la terza fase la scelta dei cibi concessi è più ampia ma tiene sempre conto del loro indice glicemico e della presenza di glucidi puri, ed ha lo scopo di aiutare l’organismo ad eliminare tutti i glucidi.
Controindicazioni e benefici della dieta Montignac
Riassumendo, il metodo Montignac, che trova una sua variante nella dieta dissociata, si basa sulla riduzione drastica degli zuccheri “cattivi” – i glucidi – che si trovano nello zucchero industriale, nella farina bianca, il riso bianco, pane bianco, le patate, gli alcolici e il caffè forte. Un pasto tipico non abbina mai glucidi e alimenti lipidici, il cibo va masticato lentamente evitando di bere durante il pasto. Non ci sono menù fissi o dosi da rispettare, è sufficiente eliminare alcuni alimenti. L’unica regola a cui porre attenzione è di non saltare mai i pasti e dopo un pasto glucidico occorre attendere 3 ore prima di consumare un pasto lipidico e 4 ore dal pasto lipidico prima di assumere nuovamente glucidi.
Dal punto di vista dei benefici, la dieta Montignac è ideale per chi ha problemi di pancreas o ha avuto (o continua ad avere) episodi di intolleranze alimentari. Tra i suoi vantaggi, vi è indubbiamente la facilità di essere seguita in quanto non prevede alimenti difficili da reperire, né calcoli di calorie e quantità da rispettare. In ogni caso, poiché si tratta di una dieta ricca di contenuti proteici non può essere seguita a lungo. In fase di mantenimento si dovranno reintegrare dei cibi, ma con molta moderazione e sempre prediligendo le farine integrali e sostituire lo zucchero con il miele o la stevia. La dieta è indubbiamente efficace perché comunque si mangia meno e si riducono automaticamente le calorie del 20%.
Sempre per il suo alto contenuto proteico, la dieta Montignac è controindicata per chi soffre di problemi cardiovascolari e renali. Inoltre, la riduzione o privazione quasi totale dei carboidrati non è indicata per gli ipoglicemici.
Al contrario, la dieta Montiganc è consigliata per chi tende a ingrassare e accumulare peso a causa di un metabolismo lento che necessita di essere riattivato.
Michel Montignac – oltre a essere il “padre” dell’omonima dieta – ha provato l’efficacia del metodo su sé stesso: bambino obeso e adulto tendente a ingrassare, grazie ai suoi studi farmacologici e alle conoscenze scientifiche apprese, ha elaborato un metodo che in pochi mesi gli hanno permesso di dimagrire di 15 chili. Come tutte le diete necessitano di essere seguite e prescritte da esperti e nutrizionisti.