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La teoria di un regime dietetico di tipo dissociato fu concepita dal Dottor William Howard Hay circa 20 anni fa, nel 1921, infatti nel mondo questo stile alimentare è conosciuto anche sotto il nome di food combining e dieta Hay.

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Il dottor Howard Hay prese la laurea in medicina nel 1891 e nei successivi sedici anni praticò la professione di medico. In seguito ad una sua importante malattia, che colpì il funzionamento dei suoi reni, il dottor Hay iniziò a sperimentare su se stesso una dieta dissociata, che lo aiutò a migliorare le sue condizioni di salute.

Che cos’è una dieta dissociata

l principio fondamentale sul quale si basa questa dieta è che, per evitare l’accumulo eccessivo di sostanze deleterie per il regolare funzionamento del metabolismo e dei reni, è necessario introdurre nel corpo in maniera dissociata alcune categorie di alimenti. Secondo il dottor William Howard Hay, l’accumulo di sostanze dannose per l’organismo è la conseguenza di quattro differenti abitudini alimentari sbagliate, che sono le seguenti:

  • mangiare quantità elevate di carboidrati raffinati;
  • mangiare quantità elevate di carne (come nella dieta dukan);
  • mangiare più cibo di quanto in realtà il nostro corpo ha bisogno;
  • non conoscere le modalità della digestione.

Le cinque regole del regime dietetico

Questo regime dietetico si basa su cinque regole fondamentali, che sono riportate di seguito.

  • Consumare quotidianamente quantità massicce di frutta e verdura.
  • Consumare cibi che contengono farina integrale.
  • Limitare l’assunzione di cibi che contengono grassi, amido e proteine.
  • La distanza di tempo che intercorre tra un pasto e l’altro deve essere di almeno 4 ore e mezzo.

E’ importante sapere che sono stati condotte, da parte di altri nutrizionisti, numerose ricerche sulla validità della dieta dissociata, la maggior parte di essi ha affermato che è preferibile seguire una sana alimentazione bilanciata ed equilibrata.

La dieta dissociata: una dieta depurativa

Menù dieta dissociata: combinare tra loro i cibi

Lunedì

  • Colazione: un bicchiere di latte scremato con fiocchi di cereali, possibilmente integrali
  • Spuntino metà mattinata: una spremuta di pompelmo
  • Pranzo: 80 g di pasta condita con pomodoro e basilico, 150 gr di carote crude condite con 1 cucchiaino di olio e limone
  • Merenda metà pomeriggio: una pera
  • Cena: 150 gr di polpo lesso con contorno di verdure cotte

Martedì

  • Colazione: uno yogurt magro e un caffè d'orzo
  • Spuntino metà mattinata: una spremuta di agrumi
  • Pranzo: 150 gr di dentice cotto al cartoccio con contorno di insalata verde condita con succo di limone e un cucchiaino di olio
  • Merenda metà pomeriggio: un kiwi
  • Cena: minestra di verdure e legumi con contorno di insalata verde

Mercoledì

  • Colazione: un bicchiere di latte scremato con cereali
  • Spuntino metà mattinata: una pesca
  • Pranzo: 80 gr di riso con zucchine e melanzane grigliate
  • Merenda metà pomeriggio: una banana
  • Cena: 50 gr di prosciutto

Giovedì

  • Colazione: uno yogurt magro
  • Spuntino metà mattinata: due albicocche
  • Pranzo: 80 gr di pasta al pomodoro e basilico con contorno di verdure crude in pinzimonio
  • Merenda metà pomeriggio: un centrifugato di carote
  • Cena: 80 gr di tonno al naturale con contorno di insalata verde

Venerdì

  • Colazione: un bicchiere di latte scremato con cereali
  • Spuntino metà mattinata: una spremuta di agrumi
  • Pranzo: 150 gr di petto di pollo 
  • Merenda metà pomeriggio: una pesca
  • Cena: carciofi e patate 

Sabato

  • Colazione: uno yogurt magro
  • Spuntino metà mattinata: una mela
  • Pranzo: 80 gr di riso ai funghi e insalata verde mista
  • Merenda metà pomeriggio: una spremuta di agrumi
  • Cena: 150 gr di scaloppine al limone con contorno di insalata di indivia e ravanelli

Domenica

  • Colazione: un bicchiere di latte con cereali
  • Spuntino metà mattinata: due fette di ananas
  • Pranzo: 80 gr di coniglio con contorno di melanzane grigliate
  • Merenda metà pomeriggio: un succo di frutta
  • Cena: 50 gr di riso e carote e insalata verde mista

E’ importante riuscire a bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.

Come attivare il metabolismo?

Se si desidera un metabolismo attivo e veloce bisogna evitare in primis le diete ipocaloriche; un'eccessiva riduzione dell’apporto calorico infatti tende a rallentarlo, diminuendo il dispendio energetico e aumentando la capacità dell’organismo di assorbire i nutrienti presenti negli alimenti. In questo specifico regime dietetico è necessario idratare l'organismo, bevendo almeno due litri di acqua al giorno e ridurre il consumo di alimenti proteici.

È possibile mantenere alto l'apporto proteico nella dieta, privilegiando le proteine contenute in pesce, carne e formaggi magri.È fondamentale infine seguire un'alimentazione varia, diminuendo le porzioni e aumentando il numero dei pasti quotidiani.

Alimenti da evitare per avere un metabolismo attivo

Vanno inoltre totalmente eliminati i grassi dall’alimentazione; una dieta a basso apporto lipidico provoca una riduzione della produzione di ormoni anabolici, rallentando di conseguenza il metabolismo.

Cosa lo influenza?

Sono diverse le cause che possono influenzare il funzionamento del sistema, di seguito ne sono illustrate alcune.

  • La stagione: aumenta durante la stagione invernale perché, a causa del freddo, il corpo è costretto a subire uno sforzo per mantenere costante la temperatura corporea.

Fattori che lo rallentano

Ci sono diversi fattori che possono rallentare il normale funzionamento del sistema e sono in parte illustrati di seguito.

  • Il peso corporeo
  • La temperatura corporea: Se è bassa, il metabolismo rallenta. Per ogni grado di aumento, partendo da 36°, il aumenta del 13%.

Il rapporto tra dieta e pasta

Molte persone credono che ci sia un rapporto difficile tra dieta e pasta, invece è importante sapere che per le sue proprietà nutrizionali, la pasta è un alimento insostituibile nella dieta di un individuo. La pasta è inoltre indicata per coloro che hanno un metabolismo lento e problemi di digestione, perché è un alimento facilmente digeribile. Un trucco per cuocere la pasta è scolarlasempre al dente, in modo che abbia un basso indice glicemico.

La pasta è stata indicata come alimento indispensabile anche per i più piccoli, soprattutto nella fase di crescita dei bambini ove questo alimento, abbinato alla dieta mediterranea, riscuote il consenso di tutti gli specialisti in materia.

Come abbiamo già detto è importante non mantenere vivo il rapporto tra dieta e pasta. Anche quando si ha la necessità di dimagrire, la pasta non va assolutamente eliminata dalla dieta, ma è sufficiente prepararla nel modo corretto per perdere peso senza rinunciare al suo gusto. Aggiungendo alimenti con molte fibre e basso indice glicemico, si riduce infatti la probabilità che le calorie vadano a depositarsi come grasso in eccesso.

Gli alimenti da consumare abbinati alla pasta sono: le verdure, gli ortaggi, alcuni legumi come i piselli, pomodoro cucinato senza condimenti.

Scegliere la qualità giusta di pasta

Per gestire bene il rapporto tra dieta e pasta è necessario seguire dei piccoli e semplici trucchi, che sono illustarti di seguito.

  • mangiarne non più di 70 grammi e solo a pranzo (a metà giornata si ha più bisogno di energia da spendere rispetto alla cena);
  • usare un cucchiaio di olio extravergine di oliva al giorno per condire e cucinare;
  • consumare verdura e frutta di stagione;
  • bere un litro e mezzo di acqua naturale al giorno, per agevolare la depurazione dell’organismo;
  • usare aromi e spezie, per insaporire i cibi;
  • preferire l’aceto di mele e il limone all’acetodi vino;
  • dolcificare con fruttosio (zucchero ricavato dalla frutta)

I vantaggi del primo piatto

Anche ricerche recenti hanno approfondito i vantaggi di mangiare questo tipo di alimento: prima di tutto, questi carboidrati sono un potente anti-stress grazie alle qualità intrinseche della pasta, essendo energetica ma leggera. Mangiarla nella giusta quantità infatti libera l’ormone del buonumore chiamato serotonina e per un corretto stile di vita quindi non bisogna mai eliminare completamente questo piatto dalla propria dieta. Poi è chiaro che esistono casi particolari per cui chi vuole intraprendere un piano dietetico è bene che vada prima di tutto da uno specialista, come il nutrizionista, che saprà stilare una tabella adeguata in base alle nostre caratteristiche fisiche e di metabolismo. Proprio quest’ultimo aspetto infatti è molto importante nello stilare tabelle e diete. Tornando alla pasta, la Nutrition Fondation Italy ha condotto delle ricerche che hanno evidenziato altri importanti vantaggi di questo piatto, come la riduzione di malattie cardio-vascolari o diabetiche di tipo 2. Inoltre, secondo alcuni specialisti, mangiare pasta è consigliabile per chi ha la pressione alta perchè il piatto ha una basse dose di sodio e infine essa non contiene colesterolo.
A favore quindi del primo piatto sono nate anche dei piani dietetici su questo alimento, la quale sarebbe in grado di far dimagrire già due chili nei primi quindici giorni.

Per i bambini

Non cambia il discorso se prendiamo in considerazione i più piccoli. Uno stile di vita sano fin dall’infanzia permette infatti di far acquisire comportamenti che possano evitare l’obesità infantile, vero problema di quando si fanno crescere i più piccoli. Molti specialisti sono d’accordo che per i bambini la dieta mediterranea è perfetta per far crescere sani i proprio figli e in questo la pasta assume un’importanza indiscutibile. Infatti, questo primo piatto contiene all’interno tutte le qualità che servono ai bambini nella loro crescita e inoltre permette di far imparare lo stesso ad iniziare a mangiare con il cucchiaio. Le diete ipercaloriche e iperproteiche, al contrario, hanno il forte rischio di far crescere la percentuale di obesità.

Obiettivi e vantaggi della dieta metabolica

L'obiettivo principale della dieta metabolica, come accennato poco fa, è quello di accelerare il metabolismo di ogni persona, ossia tutti quei processi chimici e biologici atti ad assorbire, elaborare, utilizzare ed eliminare tutte le sostanze ingerite con l'alimentazione; in sostanza, questa dieta trasformerà il proprio corpo in una "macchina" brucia grassi.

Il miglior metodo che aiuta ad accelerare il metabolismo è quello di modificare le abitudini alimentari, compresi i tempi e la qualità di alimenti. Questo tipo di dieta sfrutterà i grassi di riserva come fonte energetica grazie alla drastica riduzione dei carboidrati e l'assunzione principale di proteine e grassi.

Ovviamente, come ogni dieta, presenta dei pro e dei contro:

  • il principale vantaggio è quello di garantire una rapida perdita di peso, la stimolazione del metabolismo aiuta a non riprendere i chili che sono stati persi, visto che è una dieta che si basa su proteine e grassi tiene inalterata la massa magra e il tono muscolare.
  • Contro: visto l'alta assunzione di grassi e proteine potrebbero aumentare il colesterolo e con sè i rischi a livello cardiovascolare, a reni e al fegato. Il quasi nullo apporto di carboidrati invece, potrebbe portare una sensazione di malessere, mal di testa, stanchezza e nausea.

I segreti per modificare il metabolismo

La Dieta metabolica prevede l’assunzione di alimenti che facilitano lo svolgimento delle reazioni chimiche che stanno alla base del metabolismo ed elimina quelli che le ostacolano. Tra gli alimenti favoriti ci sono tutti quelli contenenti proteine, come uova, carni e pesce, capaci di migliorare il consumo di calorie da parte dell’organismo; quelli contenenti Sali minerali e vitamine, sostanze abili nell’accelerare il metabolismo, quindi frutta e verdura; inoltre è favorito anche il caffè, ottimo acceleratore dei consumi calorici, ma da tenere sotto controllo per chi soffre di ipertensione.

Gli alimenti vietati nell'alimentazione metabolica

Tra gli alimenti banditi dal regime dietetico invece ci sono grassi e zuccheri, sostanze che richiedo una digestione più lenta e complicata e che ostacolano quindi le attività metaboliche; alcune verdure come broccoli, cavoli, ravanelli e verze possono rallentare la funzionalità della tiroide, diminuendo l’intensità del metabolismo, stesso effetto che è causato anche dagli alcolici e dalle bibite dolcificate.

Questo regime alimentare è in grado di far perdere fino a 5 kg attraverso l’assunzione di circa 1200 calorie al giorno secondo gli alimenti prestabiliti. Per accelerare il metabolismo è preferibile consumare i pasti in orari regolari, condire con massimo 3 cucchiaini d’olio extravergine d’oliva al giorno ed insaporire con aromi e spezie. Bisogna prediligere inoltre la cottura dei cibi a vapore, alla griglia o al forno, il tutto accompagnato sempre dall’assunzione di almeno un litro e mezzo di acqua oligominerale al giorno per rimuovere tutte le scorie prodotte dal processo.

Quando la dieta metabolica non è indicata

In alcuni condizioni, risulta assolutamente non indicata:

  • Lo sbalzo insulinico potrebbe causare dei problemi anche gravi a tutti coloro che soffrono di diabete
  • Meglio evitarla se si è in gravidanza o in menopausa, in quanto è un tipo di dieta poco bilanciata. L'elevata assunzione di grassi, potrebbe aumentare il rischio di ipercolesterolemia per le donne che sono in menopausa
  • A volte, la causa del sovrappeso è legato ad un alterazione degli ormoni tiroidei, prodotti in modo insufficiente. A volte, il problema del metabolismo lento è scaturito da una causa patologica che và risolta farmacologicamente.