Logo del sito BuonaDieta

Dopo avervi presentato un approfondimento sulle calorie della bresaola, eccoci oggi con un nuovo tema che speriamo susciterà il vostro interesse.

Menu di navigazione dell'articolo

Un ottimo alleato nelle diete dimagranti è il tè, dei recenti studi hanno infatti dimostrato l’efficacia del tè per dimagrire.  Molti di noi non si sentono a proprio agio quando si guardano allo specchio, perchè vedono quei due, tre chili di troppo che magari non ci permettono più di indossare il nostro paio preferito di jeans o quel vestito che un tempo ci faceva sentire in forma perfetta. La soluzione per riuscire ad ottenere di nuovo il nostro peso forma è senza dubbio eliminare dalla nostra alimentazione le abitudini sbagliate.

E’ importante anche praticare una sana attività fisica, che aiuta a migliorare le condizioni di muscoli e cuore e bere molta acqua.

Diverse qualità di the per dimagrire

In commercio esistono diverse tipologie di te, che accontentano proprio tutti gusti. E’ possibile infatti acquistare del te per dimagrire giallo, bianco, nero, grigio, verde e il te oolong. Il te è una tisana di origine orientale, che si ottiene dall’infuso delle foglie della Camelia sinensis, che si trova principalmente in Cina, Sri Lanka, Giappone, India e Kenya.

In Cina e Giappone il tè è la bevanda tipica che viene sorseggiata durante le cerimonie importanti. E’ importante sapere che tutte le varietà di te sono ricavate dalla Camelia sinensis, la differenza tra di loro è dovuta al successivo trattamento di ossidazione al quale sono sottoposti.

Perché ci aiuta a perdere peso

L’assunzione di questa bevanda è un buon modo per stimolare la diuresi. E’ importante sapere che il te aiuta le persone a perdere peso, solo se ovviamente queste stanno anche seguendo un’alimentazione controllata e stanno assumendo una corretta quantità di calorie dieta. Il te contiene la teina, una sostanza che è in grado di stimolare il metabolismo e di bruciare i grassi.

Menù dieta tè: un ottimo alleato della linea

Le proprietà dimagranti e diuretiche del te sono un ottimo aiuto per tutti coloro che desiderano perdere i chili di troppo e raggiungere il proprio peso forma. Seguire un menù dieta tè permette oltre di dimagrire anche di purificare il proprio organismo. In commercio è possibile trovare diverse qualità di tè: esiste il te giallo, bianco, nero, grigio ecc., ma quello più indicato per perdere peso è il te verde.

Esempio di menù per la dieta del the verde

Di seguito è indicato un esempio di menù dieta te, che contiene 1200 calorie dieta, grazie al quale tornerete di nuovo in forma perfetta e vi sentirete a vostro agio con il vostro corpo.

Lunedì:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, avena con frutta fresca
  • Pranzo: Insalata di pollo grigliato con verdure miste, una tazza di tè verde
  • Cena: Salmone grigliato, quinoa e verdure arrosto, una tazza di tè verde

Martedì:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, yogurt greco con miele e noci
  • Pranzo: Wrap di tonno con lattuga, una tazza di tè verde
  • Cena: Petto di pollo al limone e rosmarino con patate al forno, una tazza di tè verde

Mercoledì:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, toast integrale con avocado e uova strapazzate
  • Pranzo: Insalata di quinoa con verdure grigliate, una tazza di tè verde
  • Cena: Pesce bianco al forno con asparagi, una tazza di tè verde

Giovedì:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, frullato di frutta con semi di chia
  • Pranzo: Insalata di ceci e feta, una tazza di tè verde
  • Cena: Tacchino al forno con verdure miste, una tazza di tè verde

Venerdì:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, pancake di avena con bacche
  • Pranzo: Zuppa di verdure con pane integrale, una tazza di tè verde
  • Cena: Spiedini di gamberi con insalata di spinaci, una tazza di tè verde

Sabato:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, omelette con verdure
  • Pranzo: Salmone affumicato su pane integrale, una tazza di tè verde
  • Cena: Bistecca di manzo con patate dolci al forno, una tazza di tè verde

Domenica:

  • Colazione: Una tazza di tè verde, macedonia di frutta con yogurt
  • Pranzo: Pasta integrale con pomodori freschi e basilico, una tazza di tè verde
  • Cena: Pollo al curry con riso integrale, una tazza di tè verde

Rimedi dietetici contro la stitichezza

Esistono alcuni alimenti che possiamo utilizzare regolarmente nella nostra dieta contro la stitichezza, eccone alcuni tra i più comuni:

Prugne secche – uno dei rimedi più noti e utilizzati contro la stitichezza, devono la loro efficacia alla presenza di sorbitolo, un lassativo naturale, capace di richiamare acqua all’interno dell’intestino e favorire la formazione di feci morbide. Inserire 2-3 prugne secche nella nostra dieta quotidiana può aiutare a prevenire episodi di stipsi.

Barbabietole –consumare barbabietole bollite può favorire la mobilità intestinale, soprattutto in caso di stitichezza cronica. Questo alimento è infatti ricco di fibre solubili e insolubili utili alla pulizia dell’intestino.

Semi di lino –aggiungere alla nostra dieta due cucchiai di semi di lino interi al giorno, seguiti da un bicchiere d’acqua, può aiutare il regolare transito intestinale e dunque ridurre la probabilità che insorga la stitichezza, grazie alla formazione di mucillagini che facilitano il passaggio delle feci e fungono anche da emolliente per le pareti dell’intestino.

Assumere verdure e fibre contro la stipsi

Il termine vegan è una contrazione del termine inglese vegetarian, infatti i vegani sono chiamati anche vegetariani integrali, in quanto i vegetariani non assumono carne e pesce mentre i vegani oltre a non consumare né carne né pesce non ammettono nemmeno derivati, come il miele, le uova ed i latticini.

Seppur nobile come scelta, è necessario stare molto attenti a compensare quelle sostanze, fondamentali per un corretto apporto nutritivo, che naturalmente vengono a mancare a chi segue questo genere di alimentazione. Tra questi la vitamina B12, gli acidi grassi Omega3 e per chi ha una limitata esposizione ai raggi solari anche la vitamina D. Per questo è fondamentale inserire nei pasti di questo genere di alimentazione, alimenti alternativi come il seitan (glutine di frumento), il tofu (formaggio di soia), ed in generale tutti gli alimenti derivanti dalla soia.

Per seguire una dieta vegana bisogna essere soprattutto spinti da una forte motivazione personale, determinazione e coscienza del grande impegno a cui si va incontro, perché l’importante è sapere che si va a toccare tutto il nostro sistema nutrizionale, molto distante dalla dieta mediterranea a cui siamo abituati. Per cui è indispensabile fare molta attenzione al giusto reintegro quotidiano delle sostanze fondamentali per la salute e presenti principalmente negli alimenti di origine animale.

Ogni individuo è in grado di seguire una dieta vegana, basta non prenderla con superficialità e dare sempre priorità al proprio benessere e alla propria salute.

Ricette e piatti vegani

Quando si inizia a seguire un regime alimentare vegano la preparazione dei piatti può risultare un pò complicata, ma esistono alcune ricette molto semplici da cucinare e che permettono di preparare piatti vegani senza compromettere il piacere di mangiare del cibo gustoso. Di seguito sono illustrate alcune ricette vegan veloci e soprattutto semplici.

Latte di mandorle

  • 150 grammi di mandorle pelate bio
  • ½ cucchiaino di vaniglia in polvere bio
  • 1,2 litri d'acqua

Far ammorbidire le mandorle in un piatto con dell'acqua per circa 30 minuti. Filtrare le mandorle e versare l'acqua dell'ammollo in un boccale graduato, nel quale potrebbe essere necessario aggiungere dell'acqua di rubinetto necessaria per arrivare ad 1,2 litri. Frullare in un mixer da cucina le mandorle versando tutta l'acqua a poco a poco. Filtrare dolcificate con mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere. E’possibile conservare il latte di mandorle in frigorifero per almeno un paio di giorni, ma in questo caso è necessario farlo bollire in un pentolino per circa 10 minuti. Una volta raffreddato bisogna versarlo in una bottiglia di vetro sterilizzata. E' un’ ottima bevanda rinfrescante, ideale per fare colazione insieme a fiocchi di cereali e frutta essiccata.

Sformato di mais e tofu

  • 350 grammi di tofu
  • 1 spicchio d'aglio tritato
  • 2 cucchiai di farina di mais finissima
  • 1 peperone giallo tagliato a cubetti
  • 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie (facoltativo)
  • ½ cucchiaino di sale fino integrale
  • 350 grammi di chicchi di mais lessati
  • ¼ di cucchiaino di curcuma in polvere
  • ¼ di cucchiaino di lievito in polvere o di bicarbonato di sodio
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1 cipolla piccola tritata

Frullare il tofu, la farina di mais, il lievito alimentare in scaglie, il sale, la curcuma e il lievito in polvere con un mixer. Versare l’olio in una padella e saltare la cipolla, poi aggiungere l'aglio, i peperoni e il mais. Continuare la cottura per altri 2 o 3 minuti. Mescolare le verdure con il tofu frullato. Infine ungere una teglia in vetro o ceramica con olio d'oliva e distribuire il composto. Cuocere in forno a 180°C per 35 minuti.

Zuppa di verdure fredda

  • 500 grammi di cetrioli
  • 4 cucchiai di prezzemolo fresco
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiai di aceto
  • 1 manciata di noci
  • 1 pomodoro
  • 1 cipolla
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di olio extravergine

Frullare i pomodori, i cetrioli, le cipolle, l'aceto, gli spicchi d'aglio, l'olio e il prezzemolo, in un mixeri. Se necessario, aggiungere dell'acqua per ottenere la consistenza tipica di una zuppa. Lasciare riposare in frigorifero per 1 ora e servire il piatto aggiungendo delle noci tritate.

Caratteristiche della dieta del riso

La dieta, qualunque essa sia, serve soprattutto a sentirsi meglio con se stessi, con il proprio corpo e a raggiungere il proprio peso ideale. Logico dunque che aiuti a mangiare in modo sano e corretto; a questo scopo proponiamo oggi un approfondimento sulla famosa dieta del riso, che tanto successo sta raccogliendo in quest’ultimo periodo.

Il riso è un carboidrato complesso di cui le calorie vengano assimilate in maniera graduale nell’arco della giornata: ovviamente tutto ciò consente al nostro corpo di smaltire il tutto più adeguatamente. Scopriamo dunque questo alimento viene usato come base per molte diete (questo particolare alimento trattiene i liquidi sgonfia dall'acqua che accumulano naturalmente i tessuti. Da sottolineare il fatto che meno è raffinato e più farà bene (perché contenente più fibre e molte meno calorie). Ecco perchè conviene almeno inizialmente optare per una dieta a base di riso integrale, anche se questo significa ottenere dei piatti meno gustosi.

Importante evitate di mangiarlo la sera in quanto in quella determinata fascia oraria abbiamo bisogno di pochissime energie. Quanto ne occorre mangiare? Circa 80 grammi, condito con verdura o ortaggi. Un piccolo avviso per chi soffre di stitichezza: questo primo possiede molte fibre e trattiene i liquidi. Durante la preparazione dei piatti della dieta del riso, occorre ovviamente prestare attenzione ai condimenti, infatti, il potere calorico può aumentare a dismisura (i risotti già pronti sono poi pieni di conservanti e addensanti vari).

Prova questa ricetta dietetica

Se vuoi provare una buona insalata di riso alla greca, ecco alcuni consigli, da seguire anche se si sta seguendo un regime alimentare ipocalorico. Queste sono le quantità per circa 6 persone.

  • 500 gr di riso
  • 600 gr di pomodorini
  • peperoni grigliati
  • 150 gr di feta a cubetti
  • 100 gr di olive nere snocciolate
  • 3 melanzane
  • aglio
  • olio, sale e pepe.

Tagliamo a cubetti i pomodorini e le melanzane, mettendo i primi in una ciotola dove poi metteremo la pasta, e le seconde a friggere in po' d'olio. Quando saranno dorate, scoliamo su carta assorbente e saliamo leggermente.
Tagliamo i peperoni a listarelle e mettiamo nella ciotola coi pomodorini, le melanzane, l'aglio, il formaggio feta a cubetti, e le olive. Mescoliamo e lasciamo nella ciotola mentre cuociamo il riso, che andremo a togliere dall'acqua bollente quando sarà al dente. A questo punto lo passiamo nell'acqua fredda e lasciamo raffreddare, mescolandolo con un po' d'olio.
Dopo circa 15 minuti, mescoliamo nella ciotola con gli altri ingredienti, togliamo l'aglio e spruzziamo di pepe. L'insalata alla greca è pronta per essere servita in tavola.

Caratteristiche della dieta fibre

La dieta fibre nasce nei primi anni '80 negli USA grazie all'omonimo libro scritto da Audrey Eyton ed è basata sul consumo di fibre (30-35 grammi al giorno circa) nell'alimentazione quotidiana.

La dieta consta di: una prima fase, di due settimane, da seguire minuziosamente; una seconda fase, di altre due settimane, nella quale pasta, pane, riso e cereali devono essere di tipo integrale.

Questo regime dietetico prevede inoltre di: bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno; non superare i 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva al giorno; usare 2 cucchiaini di zucchero di canna o di miele al giorno, come dolcificante; libero impiego di erbe e spezie; per fare in casa dolci, biscotti, pizza e pane usare farina integrale; mangiare pane integrale invece del pane bianco; bollire e arrostire le patate con la loro pelle; sostituire spesso alla carne lenticchie e fagioli.

Il segreto delle fibre sazianti

Una volta ingerite, se associate a un buon consumo di acqua, giungono nello stomaco e nell’intestino, dove si gonfiano e producono un gel che dona sazietà, stimolando l'attività intestinale e facilitando l’eliminazione delle scorie e delle tossine attraverso le feci.

Quali quantità di fibre assumere

Come è stato già in precedenza detto le fibre hanno un alto potere saziante e quindi sono un ottimo alleato per riuscire a mantenere il peso ideale. 

Dieta per il reflusso, vediamo cosa è consigliato

Rappresenta un fastidioso problema molto diffuso negli ultimi anni e può essere causato da molteplici fattori, il reflusso gastroesofageo colpisce infatti diversi italiani e si manifesta in alcuni momenti particolari della giornata. Tuttavia, attraverso una serie di accorgimenti e una maggiore attenzione alla dieta alimentare seguita, può essere affrontata facilmente e i suoi disturbi limitati in modo efficace.

Cerchiamo quindi di approfondire questo argomento e conoscere meglio tale problematica, quando e perché essa si presenta e soprattutto quale sia la migliore dieta per il reflusso che si possa seguire e a quali comportamenti si deve prestare maggiore attenzione, non solo dal punto di vista alimentare. Partiamo quindi dal conoscere cos’è il reflusso gastroesofageo e vediamo, in seguito, quale sia il miglior approccio alimentare da applicare per fare stare meglio il proprio organismo.

Questo è un problema che interessa in particolare l’apparato digerente e si presenta con una risalita di materiale e/o sostanze acide dallo stomaco verso l’esofago, evidenziando alcuni sintomi quali bruciore di stomaco e dolore. Il reflusso risulta più frequente dopo i pasti e alcune volte durante la notte. Le cause alla base di ciò possono essere svariate: un’indigestione, una gastrite cronica o anche lo stress. A livello di organismo, il reflusso è determinato dal cattivo funzionamento di una valvola, chiamata “cardias”.

In estrema sintesi, quando si mangia, il cibo inserito nella bocca si trasforma in bolo e questo viene spinto attraverso l’esofago verso lo stomaco. All’ingresso di quest’ultimo, si trova il cardias, una valvola che fa comunicare questi due importanti organi e consente il transito del cibo dall’una all’altra parte. Normalmente questa valvola non permette il passaggio inverso, tuttavia, in alcune circostanze, essa si riapre e consente la risalita di materiale gastrico di nuovo verso l’esofago, determinando dolori e bruciori.

In generale, la dieta mediterranea (e quindi un’alimentazione ricca di frutta e verdura) tende ad essere consigliata per chi soffre di reflusso gastroesofageo, mentre dovrebbe essere eliminata, o almeno ridotta, una ricca di alimenti grassi o processati. In particolare, sono consigliabili i cibi ricchi di fibre e frutta quale banane, mele, melone e pere. A cui aggiungere verdure ed ortaggi come broccoli, cavoli, carote e patate (bollite e non fritte) e legumi quali fagioli e piselli.

La pasta non presenta particolari problemi e si possono mangiare anche carne bianca (limitare invece quella rossa, come il manzo); pesci come sogliole e orate; salumi, ma magri, quindi prosciutto crudo o cotto. A questi si possono aggiungere poi latticini, formaggi freschi e stagionati (come ricotta, caprino, grana e mozzarelle). A livello di bevande, meglio bere dell’acqua, ma lontano dai pasti.

Alimenti e comportamenti da evitare

Tra gli alimenti che si consiglia di non assumere nel caso si soffrisse di reflusso, oltre a cibi grassi e fritti e gli agrumi, vi sono la cipolla e l’aglio crudi; panna, burro e formaggi, quali il gorgonzola; pomodori, aceto, salse piccanti, senape, mostarda, cioccolata e gelato a base di questa. Da evitare assolutamente bevande gassate, alcolici, thè, caffè e pure bibite che contengono la caffeina.

Tra i comportamenti, anche non alimentari, da seguire per evitare o almeno limitare il reflusso gastroesofageo troviamo la pratica costante di un'attività sportiva, il divieto di fumare e bere alcolici, evitare pasti abbondanti (magari si può mangiare più spesso ed in piccole quantità) e coricarsi almeno tre ore dopo averli consumati e poi mangiare e soprattutto masticare in maniera lenta e non veloce. Ancora meglio sarebbe se si evitassero cibi eccessivamente caldi o freddi.

Di conseguenza, una corretta alimentazione abbinata a comportamenti attenti alla propria salute, possono aiutare molto coloro che soffrono di disturbi fastidiosi, quali appunto il reflusso. Ricordiamo, d’altronde, che se gli episodi si presentano frequentemente, le pareti dell’esofago possono diventare oggetto di un’infiammazione (la cosiddetta esofagite), che col tempo può divenire purtroppo cronica. In casi di problematiche di reflusso, si consiglia sempre una visita da parte di uno specialista.

Come proteggere lo stomaco ed evitare il reflusso in modo naturale

Dieta per il reflusso

Vi sono cibi contenenti principi attivi naturali in grado di contrastare il reflusso gastro-esofageo e l’acidità. Si tratta, in particolare di zenzero e curcuma che possono essere assunti preferibilmente in forma di integratori procinetici e nutraceutici che stimolano la motilità gastrica e accelerano lo svuotamento gastrico. Altre sostanze che riducono l’acidità sono il calcio carbonato, il bicarbonato di sodio e il sodio citrato. Per contrastare il gonfiore, invece, si rivelano utili gli olii essenziali di finocchio e cardamomo che facilitano l’eliminazione dei gas. Studi recenti confermano che anche le vitamine B6, B12 e l’acido folico hanno la stessa efficacia nel favorire lo sgonfiamento addominale.

A livello farmacologico, si può proteggere lo stomaco con gli alginati, si tratta sempre di integratori nutraceutici che riducono il reflusso proteggendo contemporaneamente la mucosa esofagea. Gli alginati sono Sali di acido alginico che si estrae dalle pareti cellulari di diverse tipologie di alghe, tra cui la più utilizzata è la laminaria. Altrimenti, si deve ricorrere a farmaci potenti come i PPI, gli inibitori di pompa protonica, che sono anche i più efficaci e venduti al mondo.

Ma per rimanere in ambito naturale e alimentare, lo zenzero e la curcuma rivelano proprietà davvero utili per chi soffre di reflusso gastro-esofageo. Sono alimenti che contengono sostanze pro-cinetiche, vale a dire che stimolano la motilità gastrica.

Alcuni studi – che tuttavia, necessitano di essere approfonditi e confermati – hanno rilevato che i livelli di melatonina nelle persone affette da reflusso gastrico sono più bassi rispetto a coloro che non ne soffrono. Questa scoperta ha condotto alla deduzione che la melatonina – e il triptofano, suo predecessore - ha un effetto protettivo sul tratto gastro-esofageo andando a contrastare gli effetti ossidativi e deleteri apportati dai radicali liberi nella mucosa gastrica. Inoltre, ciò ridurrebbe o eviterebbe la comparsa di ulcere.

Uno studio pubblicato sul Journal of Pineal Research nel 2006 aveva messo in evidenza l’efficacia di alcune vitamine – a parte la melatonina e il triptofano – nel contrastare il reflusso al pari dei più diffusi PPI come l’omeprazolo. Le vitamine – e di conseguenza gli alimenti che li contengono – più indicate per evitare o stemperare il reflusso gastro-esofageo sono la vitamina B6, l’acido folico, la vitamina B12, la metionina e la betaina.

Le cause principali della colite

La colite può essere scaturita in differenti modi:

  • fattori di natura psicologica: l'intestino deriva da una vera e propria estensione del sistema nervoso. Alcune sostanze di tipo ormonale, prodotte sotto stimolo nervoso, agiscono sia sul cervello che sull'intestino e quindi ansia, stress, intense emozioni, collera trattenuta ecc
  • La dieta: l'intolleranza a certi tipi di alimenti, uno stile di nutrizione sbagliato, privo di fibre e della quotidiana razione di acqua potrebbe causare questo problema.
  • Ciclo mestruale: per le donne è importante sapere che l'intestino è molto sensibile ai cambiamenti degli ormoni sessuali, proprio per questo, nel momento in cui si presenta il ciclo mestruale, le donne potrebbero presentare sintomi.
  • Infestazione parassitaria e l'aumento di microrganismi patogeni potrebbero essere la causa principale di una colite cronica dell'intestino.

Caratteristiche di questo regime dietetico

Bisogna però sottolineare che alimenti ricchi di fibre sazianti, come i cereali integrali e i vegetali a foglia, in alcuni casi possono essere causa stessa di disturbi. Un'assunzione eccessiva di fibre può infatti provocare effetti contrari, causando diarrea e accumulo di aria nei soggetti che già ne soffrono.

La dieta consigliata per la colite ulcerosa

La colite ulcerosa è un’infiammazione del tratto intestinale che si estende dal retto al colon. È un tipo di malattia che può insorgere a qualsiasi età, ma è più frequente che si manifesti nei giovani adulti di ambo i sessi. Una dieta poco ricca di fibre e povera anche di residui può essere molto utile, soprattutto nei periodi della fase acuta della malattia.

Ecco un elenco degli alimenti raccomandati da una fonte autorevole com sosdieta.com. 

Latte e derivati: latte scremato evaporato o in polvere, yogurt con meno di 2% di materie grasse, formaggio con meno di 20% di materie grasse. Se siete intolleranti al lattosio, orientatevi verso prodotti privi di questa sostanza e scegliete yogurt contenenti probiotici. Carne e sostituti: la carne deve essere tenera e ben cotta, tagliata a piccoli pezzi; potete sostituirla con pollo, pesce, uova ma anche con del tofu. Usate burro cremoso, come ad esempio il burro di arachidi o di mandorla. Cereali: pane, cereali e pasta devono essere a base di farina bianca o raffinata. Scegliete prodotti contenenti meno di 2 grammi di fibre per porzione.

Olio e materie grasse: è bene che limitiate il vostro apporto giornaliero di grassi aggiunti (olio, maionese, aceto, margarina, burro) riducendolo ad un massimo di 8 cucchiaini di caffè al giorno. Bevande: acqua, caffè decaffeinato, tè senza caffeina, bevande gassate senza caffeina, bevande dietetiche per sportivi.