Nell’articolo su come curare infiammazione al collo abbiamo dato alcune informazioni su come trattare una parte del corpo molto sensibile e soggetta a traumi di vario genere. Il collo è solo un tratto della colonna vertebrale e si sa bene che la schiena e i fastidi alla colonna sono tra i dolori più difficili da affrontare e risolvere. Eppure esistono tecniche di fisioterapia per il mal di schiena che si rivelano fondamentali per la cura e ancor meglio la prevenzione.
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La schiena è sottoposta a costanti sollecitazioni sia quando si pratica uno sport, sia nella quotidianità quando si assumono posizioni scorrette o una vita troppo sedentaria. Le tecniche di fisioterapia per il mal di schiena seguono due approcci diversi: una fisioterapia per trattare le fasi acute con esercizi statici e passivi e una terapia più dinamica incentrata sul recupero e la rieducazione posturale. Ecco quello che devi sapere su come affrontare il mal di schiena.
Quali sono le cause del ma di schiena
Non esistono cause scatenanti specifiche per il mal di schiena. Spesso si tratta di conseguenze di traumi, cause comuni di mal di schiena sono riconducibili a ernie o protrusioni, ma anche a strappi muscolari, osteoporosi, artriti e problematiche proprie della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, lordosi). Le cattive abitudini sono, anche, tra le principali cause di dolori vertebrali: le posture scorrette, la sedentarietà, un’attività sportiva condotta in modo scorretto, gli stili di vita e la stessa obesità sono tutti fattori che letteralmente “gravano” sulla colonna vertebrale provocando lombalgie, sciatalgie, artrosi, ernie.
L’aspetto positivo è che molti dolori alla schiena possono essere alleviati o addirittura curati con le giuste tecniche di fisioterapia per il mal di schiena in base alle diverse fasi e alla tipologia di sofferenza o patologia che insorge. In linea di massima, per il mal di schiena esistono due approcci fisioterapici: uno statico strumentale e uno dinamico basato sulla ginnastica.
Quali sono le tecniche fisioterapiche per il mal di schiena
Quando il mal di schiena è in fase acuta, quando il paziente lamenta dolore diffuso o, al contrario, concentrato in una zona specifica, la terapia da utilizzare richiede l’intervento strumentale. Una delle tecniche di fisioterapia per il mal di schiena, dunque, è quello di applicare in questi casi il tecar, il laser, la magnetoterapia, la TENS (di solito Tens e magnetoterapia sono abbinate). Al termine di questi interventi, si procede con la massoterapia per decontrarre la muscolatura della zona colpita. L’approccio strumentale serve a ridurre l’infiammazione e stimolare i recettori del dolore tramite l’attivazione di meccanismi cellulari e processi di riparazione che puntano a “sciogliere” le contratture e – in caso di edemi – riassorbire il trauma.
L’approccio strumentale mira a ridurre i tempi di recupero.
La seconda tecnica è la ginnastica posturale. Una volta superata la fase acuta e ripristinata una sorta di normalità nella zona dolente, il paziente può cominciare una terapia per il mal di schiena più attiva che lo coinvolge sul piano fisico e il recupero prestazionale. La ginnastica posturale – come tecnica di fisioterapia per il mal di schiena – non incide solo sulla parte dolente, ma tende a normalizzare tutti i segmenti corporei per tanto è una ginnastica dolce, ma che interessa tutto il corpo e rinforza la muscolatura generale.
Scopo della ginnastica posturale è allentare le tensioni muscolare, ripristinare la lunghezza dei muscoli contratti o accorciati e portare il paziente ad assumere posizioni che facilitano l’allungamento dell’arco muscolare della schiena tramite le trazioni. Gli esercizi che si apprendono possono essere ripetuti anche a casa per prevenire nuovi attacchi o mantenere in esercizio la mobilità della schiena. Nello specifico si tratta di esercizi di stretching (da poter fare a qualsiasi età), di mobilizzazione, di rinforzo muscolare.
Il fisioterapista che segue gli esercizi non si limiterà a impostare il piano di esercizio solo sulla base delle indagini effettuate tramite raggi X o tac per individuare il problema locale specifico, ma si atterrà anche alla valutazione dello stile di vita generale e alle abitudini del paziente sia per correggere, sia per adeguare ai tempi e ai ritmi di recupero e assicurarsi che vi possa essere una continuità da parte del paziente nell’eseguire gli esercizi e nel mantenere in salute la schiena.
FAQ
Qual è la miglior fisioterapia per il mal di schiena?
Vi sono molti tipi di dolori alla schiena. Solitamente l’approccio osteopatico è decisivo per risolvere anche molte problematiche di carattere muscolare che possono avere implicazioni dirette o indirette nelle cause del dolore lombare, o dell’anca e delle articolazioni sacro-iliache e del rachide dorsale.
Cosa fa il fisioterapista per calmare il mal di schiena?
Il fisioterapista interviene sul corpo del paziente attraverso la terapia manuale o massoterapia. Il massaggio è rivolto alla mobilizzazione articolare con lo scopo di ridurre il dolore, recuperare la mobilità e risolvere le contratture muscolari. Spesso per velocizzare questa forma di recupero si usano anche strumenti come il Tecar, il laser, la tens e la magnetoterapia.
Quante sedute di fisioterapia servono per il mal di schiena?
Dipende dallo stato infiammatorio. Nelle situazioni non gravi, in cui non è presente uno stato infiammatorio acuto, sono sufficienti 5 sedute fisioterapiche per recuperare totalmente sia il dolore che l’infiammazione. Nei casi cronici e acuti, il ciclo di sedute sale a dieci o in base a quello che prescrive l’ortopedico che definisce anche il tipo di terapia (strumentale o ginnastica posturale).
Qual è l’esercizio migliore per la schiena?
Per irrobustire i muscoli della schiena e prevenire dolori, il miglior esercizio da fare è lo stacco da terra. È un esercizio che serve a costruire una schiena e un fascio muscolare spesso e robusto. Lo stacco da terra è, in pratica, la posizione consigliata per sollevare qualsiasi peso dalle buste della spesa ai bilancieri a un qualsiasi oggetto che cade per terra e lo si raccoglie: ci si accovaccia con le gambe divaricate e i piedi paralleli, si afferra il peso con entrambe le mani e una presa salda e ci si rialza facendo leva sulle gambe distribuendo il carico uniformemente su tutta la schiena e il corpo, evitando così strappi o traumi più violenti. Inoltre è un esercizio che irrobustisce addominali, cosce e glutei. Una volta che si impara a eseguire correttamente gli stacchi da terra, non ci saranno altri modi pratici per raccogliere qualcosa da terra e qualsiasi peso eventualmente risulta anche più facile e leggero da sollevare.
Quali esercizi non bisogna fare quando si ha il mal di schiena?
Quando il mal di schiena è in fase acuta, non tutti gli esercizi fanno bene né tanto meno alcuni sport che sottopongono la schiena a ulteriori carichi e sollecitazioni. Quando si soffre di mal di schiena, quindi, non si deve praticare lo “step” perché sollecita negativamente la schiena, la corsa – che come lo step provoca colpi alle vertebre aumentando il dolore – e il sollevamento pesi.
Quali sono i farmaci per il mal di schiena?
Alla fisioterapia o quando non è possibile ricorrere alla ginnastica o l’azione strumentale non è sufficiente, per calmare il mal di schiena può servire l’azione coadiuvante dei farmaci, in particolare gli antiinfiammatori non steroidei (FANS) a base di principi attivi come l’ibuprofene, il naprossene, il ketoprofene, l’acido acetilsalicilico o il paracetamolo.