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- Come funziona l'elettrostimolatore cervicale “TENS”
- Elettrostimolatore cervicale: la posizione degli elettrodi
Il dolore cervicale colpisce una gran varietà di persone e di tutte le età, soprattutto perché le cause della sua comparsa sono diverse e vanno dalla semplice aria condizionata nei soggetti più sensibili a situazioni più complesse come i difetti occlusali delle arcate dentali.
Per molte persone si tratta di un dolore debilitante che non permette il normale svolgimento delle attività quotidiane, soprattutto in quei soggetti costretti, ad esempio, a trascorrere molte ore davanti al pc o in posture scomode.
Tra le soluzioni migliori a questo disturbo c’è sicuramente l’elettrostimolatore cervicale ma non tutti sono uguali e non tutti sono ugualmente efficaci ed adatti alle diverse situazioni.
La prima cosa da sapere è che l’elettrostimolazione muscolare è una vera e propria tecnica fisioterapica che è in grado di stimolare le eventuali contrazioni muscolari tramite impulsi elettrici con lo scopo di riabilitare tutti i movimenti che coinvolgono la parte interessata e allo stesso tempo permettere il normale svolgimento delle proprie attività quotidiane senza dover sopportare questo fastidioso dolore.
L’elettrostimolatore cervicale, pur non essendo difficile da utilizzare, va conosciuto ed utilizzato nel modo corretto per evitare spiacevoli sorprese.
Questo disturbo è molto diverso da persona a persona, può iniziare come un semplice colpo di freddo e quindi un dolore acuto ma che dura poco nel tempo, fino a diventare una patologia cronica molto invalidante e dolorosa.
Se il dolore, può essere alleviato da antinfiammatori e antidolorifici, determinare la causa e quindi risolvere definitivamente il problema è molto più complesso. Infatti, il dolore cervicale può avere tantissime cause, come la postura sbagliata quando si dorme o quando si lavora seduti, fino a problemi derivanti dai denti e quindi dai difetti occlusali.
Il consiglio principale che possiamo darvi è sicuramente quello di rivolgersi prima da un medico e da un fisioterapista, per poi utilizzare tecniche come alcuni esercizi fisici e l’elettrostimolatore cervicale.
L’elettrostimolazione di tipo “TENS”, ha avuto molti riscontri di efficacia per il sollievo di patologie di infiammazione cervicale, per questo può essere una soluzione da poter sperimentare, per capire se fa al caso nostro.
Come funziona l'elettrostimolatore cervicale “TENS”
Il funzionamento dell'elettrostimolatore cervicale è, di per sé, molto semplice: il dispositivo TENS emette dei piccoli impulsi elettrici che, attraverso gli elettrodi fissati sulla pelle della persona, attraverso il sistema nervoso, riducendo alcuni segnali di dolore che normalmente trasmette al midollo e al cervello.
Inoltre questa elettrostimolatore cervicale invoglia il corpo a sviluppare endorfine, ovvero delle sostanze che riducono lo stress e alleviano il dolore, generando una sensazione di benessere.
Gli apparecchi in sé sono molto pratici, perché semplici da utilizzare, infatti presentano poche funzioni ma efficaci, e sono oggetti molto piccoli e leggeri, diversamente da altre tipologie di elettrostimolatore cervicale.
Le varie tipologie di stimolazioni “TENS”
Un elettrostimolatore cervicale TENS può alleviare il dolore ed agire in diversi modi. Le tipologie principali sono:
TENS ai valori massimi: Utilizzata soprattutto per trattare dolori da trauma intenso, non solo cervicali. Viene impostata una grande frequenza e larghezza degli impulsi, fino al massimo tollerato dal paziente, per un tempo molto corto che va dai 3 ai 5 minuti;
TENS endorfinica: Si tratta di un trattamento basato sull’innalzare la soglia del dolore e stimolare la produzione di endorfine. Per questo, gli effetti si manifestano in un tempo più lungo rispetto al trattamento ed è anche più lungo il tempo di somministrazione che va dai 30 ai 40 minuti;
TENS Convenzionale: Qui il sollievo è molto più rapido a sopraggiungere, ma dura meno nel tempo, per questo è necessario programmare molte sedute nel tempo. Anche qui la seduta dura tra i 30 ed i 40 minuti.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi?
Non esiste uno studio approfondito al 100% sull'elettrostimolatore cervicale TENS e sulla loro efficacia contro i dolori cervicali, ma i trattamenti sono sicuramente affidabili e possono portare dei benefici rilevanti.
Sono stati infatti riscontrati molti casi di successo nel trattamento dell'elettrostimolatore cervicale per i dolori, soprattutto nei casi più semplici e dovuti a infiammazioni acute temporanee.
Uno dei vantaggi ulteriori evidenziati nei pazienti trattati con elettrostimolatore cervicale, è quello della riduzione nell’utilizzo di farmaci antidolorifici e di conseguenza, una migliore qualità della vita e una riduzione delle spese mediche. Infatti l’elettrostimolatore cervicale, al netto di eventuali guasti, andrà acquistato una sola volta, per poi durare per molto tempo.
Di solito questi trattamenti non presentano effetti collaterali, se utilizzati in maniera corretta, ma possono far sviluppare una resistenza al trattamento. Questa resistenza al trattamento, può sopraggiungere dopo un utilizzo massiccio del dispositivo, e semplicemente va a creare nella persona una resistenza e non sentire più lo stesso livello di sollievo dal dolore.
Questo è facilmente superabile con una programmazione alternata delle tipologie di trattamento e utilizzando intensità maggiori sull’apparecchio in questione.
Elettrostimolatore cervicale: la posizione degli elettrodi
Per utilizzare correttamente l’elettrostimolatore cervicale occorre saper posizionare gli elettrodi sulla zona interessata e dare il via dal dispositivo.
In pochi secondi, gli impulsi elettrici minimi e a bassa frequenza agiranno lì dove avrete posizionato gli elettrodi e stimoleranno il muscolo, donandovi sollievo in pochissimo tempo.
Tuttavia, la posizione degli elettrodi del vostro elettrostimolatore cervicale non deve essere casuale e bisogna quindi conoscere le basi dell’anatomia o quanto meno essersi fatti guidare precedentemente da un esperto.
Per vedere i primi risultati il trattamento dovrà essere effettuato per almeno 4-6 settimane, a seconda dell’intensità e delle cause dei dolori.
L’elettrostimolatore cervicale da solo, inoltre, non è sufficiente: dovreste optare per una dieta equilibrata e per un’attività fisica costante, oltre che indagare sulle cause determinanti il dolore e cercare altre soluzioni: se per esempio siete consapevoli che è la vostra postura durante il lavoro in ufficio a causarvi dolori intensi e duraturi, optate per uno stretching al massimo ogni ora per poter affievolire il dolore.
Le tipologie
L’elettrostimolatore cervicale e il suo utilizzo risale già agli anni ’70 ma come ogni tecnologia che si rispetti questa ha subito variazioni e miglioramenti, motivo per cui ne esistono tre tipologie principali.
L’elettrostimolatore cervicale di tipo TENS che agisce in maniera diretta sulle fibre nervose di grosso diametro e attraverso gli impulsi derivanti aumenta il rilascio delle endorfine che a loro volta agiscono positivamente sulla percezione del dolore e lo attenuano.
L’elettrostimolatore cervicale di tipo EMS che sfrutta invece le microcorrenti generalmente non percepite dall’uomo per via della loro bassa intensità. Questa è adatta sia per ridurre dolori cronici e acuti come quelli derivanti da piccoli infortuni, motivo per cui appare ampiamente utilizzata in ambito sportivo dove viene affiancata alla tipologia TENS.
L’elettrostimolatore cervicale di tipo interferenziale che genera un punto di incontro tra due correnti a media frequenza ed è pensata per i dolori di natura ipotrofica muscolare profonda.
In ogni caso quello che è importante è che prima di sottoporsi ad un trattamento di elettrostimolazione muscolare, cervicale o meno che sia, occorre leggere le avvertenze e consultare uno specialista o almeno il medico di base.
In genere l’elettrostimolatore cervicale è sconsigliato per i portatori di pacemaker, donne incinte, pazienti con ferite aperte e soggetti epilettici, ma anche per chi soffre di capillari fragili è meglio non eccedere nei trattamenti per evitarne la rottura.
Miglior elettrostimolatore cervicale 2021: eccone alcuni
L’elettrostimolatore cervicale deve ovviamente adattarsi alle proprie esigenze sia in termini di dolore che in termini di disponibilità economica, il tutto per ottenere risultati ottimali nel minor breve tempo possibile.
Tra i migliori del 2021 vi segnaliamo l’elettrostimolatore cervicale della Farmamed che combina l’elettrostimolazione a bassa frequenza la calore con un design che si adatta perfettamente alla conformazione del collo ed il controllo avviene tramite telecomando che vi permette di selezione tra i quattro programmi disponibili.
Un altro è sicuramente l’elettrostimolatore cervicale TENS della Wardbes che si basa su impulsi elettrici a bassa frequenta e su un effetto magnetico che insieme simulano fino a sei tecniche di massaggio cervicale diverse offerte in quindici livelli di intensità diversi ed abbinabili: troverete sicuramente la combinazione migliore per voi.
Al terzo posto vi consigliamo l’elettrostimolatore cervicale Pinpoxe che è dotato anche di elettrodi indipendenti che potrete facilmente posizionare in altre parti del corpo per un trattamento più completo. Vengono offerti sedici livelli di intensità ed è possibile associare anche il calore, agendo in maniera puntuale sul vostro collo e le vostre spalle.
Infine, vi segnaliamo anche l’elettrostimolatore cervicale della U Uzopi che oltre al collo è ottimo anche per la schiena per via delle sospensioni 3D che si adattano alle vostre curve, offre quattro modalità di massaggio e sedici livelli di intensità.