Fanghi anti-cellulite: tipologie e consigli per applicarli
Il nemico numero uno delle bellezza delle donne è sicuramente la cellulite, un antipatico inestetismo delle pellle che provoca l'antiestetico effetto a buccia d'arancia. Fortunatamente è possibile combattere questo problema grazie all'uso dei fanghi anticellulite, di specifici trattamenti come il linfodrenaggio, creme apposite ecc.
Tipologie dei fanghi anticellulite
In commercio è possibile trovare diverse tipologie di prodotti contro la cellulite, alcuni dei quali sono presenti nell'elenco che segue. E' possibile acquistare questo genere di prodotti nei supermercati, nelle farmacie, erboristerie e profumerie.
- I sali salsobromoidici: indicati per curare la cellulite appena formata e prevenire i ristagni. Sono fanghi particolarmente ricchi di sali e aiutano a evitare il ristagnano dei liquidi nei tessuti sottocutanei, limitando di conseguenza i fenomeni di gonfiore; stimolano la tiroide e le ovaie, riducendo la ritenzione idrica, in aumento durante la fase pre-mestruale.
- I fanghi di Alga Guam: migliorano la compattezza e l’elasticità cutanea; riattivano il microcircolo e il drenaggio della ritenzione. La presenza di zolfo, fosforo, iodio e vitamina C, garantiscono un effetto detossinante, riducente e tonificante.
- I fanghi vulcanici: indicati per prevenire le smagliature e curare la cellulite “di vecchia data”.L’elevata presenza di zolfo, a contatto con l’acidità della pelle, genera un gas (l’idrogeno solforato) che viene assorbito nella camera umida costituita dal sudore formatosi tra la pelle e lo strato di fango. I fanghi vulcanici, infine, idratano e rilassano il tessuto cutaneo.
Nei casi di cellulite più difficile da eliminare, si possono associare ai fanghi i sali del Mar Morto, che favoriscono l’eliminazione delle tossine sotto-cutanee e la perdita di peso. Sono necessarie 2-3 manciate nell’acqua del bagno per 2-3 volte alla settimana.
Aumentare il potere del prodotto
Per rendere infine i trattamenti più efficaci, è possibile unire al prodotto una terapia disintossicante mensile a base di argilla verde ventilata.
È necessario versare, la sera, un cucchiaino di argilla in un bicchiere di acqua naturale, mescolando con cura e lasciando riposare tutta la notte. La mattina seguente, la bevanda va sorseggiata a digiuno, evitando di assumere l’argilla depositata sul fondo, che può provocare stitichezza.
Fanghi anticellulite: come usarli
La cellulite è un inestetismo cutaneo di origine infiammatoria, che può essere facilmente sconfitto con i fanghi anticellulite di origine termale termale. Questi prodotti, grazie alla presenza di minerali drenanti, vengono assorbiti direttamente dalla pelle, riducendo rapidamente i punti critici e stimolando l’attività metabolica del tessuto adiposo. Si tratta di prodotti naturali ottenuti mediante miscela di acqua (minerale, di mare o di lago salato) e di una componente solida di argilla, sali minerali e/o alghe.
Dove comprare i fanghi anticellulite
I fanghi termali o marini, sono facilmente acquistabili in farmacia o in erboristeria già pronti; in alternativa, è possibile ottenere dei trattamenti casalinghi efficaci, senza avere il bisogno di recarsi in un centro benessere. Per ottenere dei buoni risultati, è fondamentale scegliere il fango più indicato al proprio tipo di cellulite.
Come applicarli
Prima di applicare il prodotto, è necessario fare uno scrub leggero sulla pelle (ad esempio con crusca di riso) e conseguentemente applicare il prodotto scelto sulla cute umida, in modo tale da avere la pelle più ricettiva alle sue proprietà benefiche.
I fanghi anticellulite vanno spalmati sulle zone colpite dall' effetto buccia d'arancia, insistendo in particolare su cosce, glutei e pancia; successivamente si avvolge la parte interessata con la pellicola trasparente, facendo anche due giri per tenere i fanghi bene a contatto con la pelle in ambiente caldo e protetto. Infine bisogna lasciare agire per 30-40 minuti e poi procedere al risciacquo con acqua tiepida, facendo attenzione a eliminare tutto con cura, aiutandosi con una spugna.