Dieta diabete tipo 1: i cibi concessi
Il diabete è una malattia che non permette all’organismo di metabolizzare lo zucchero che si trova nel sangue. Le persone che soffrono di diabete devono seguire una dieta diabete che non però non è molto restrittiva.
E’ importante sapere che esistono diversi tipi di diabete e sono classificati nell’elenco che segue.
- Diabete di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile, colpisce e distrugge le cellule beta del pancreas.
- Diabete di tipo 2, chiamato anche diabete senile, colpisce la secrezione dell’insulina.
- Diabete gestazionale che colpisce appunto le donne in dolce attesa.
Cibi consigliati in una dieta diabete tipo 1
In una dieta diabete tipo 1 bisogna cercare di tenere sotto controllo il consumo di carboidrati, l’indice glicemico e il peso corporeo. Di seguito sono illustrati i cibi consigliati durante una dieta diabete tipo 1.
- Pietanze molto semplici che non necessitano di cotture elaborate, è preferibile mangiare pasta e riso integrali conditi con olio a crudo. Il piatto unico è un ottimo alleato nella lotta contro il diabete ad esempio una porzione di riso integrale con tonno, pomodori o verdure.
- Evitare di mangiare durante lo stesso pasto due cibi amidacei, ad esempio la pasta e il pane.
- Mangiare molta frutta e verdura tranne le banane, l’uva, i mandarini, la frutta sciroppata, la frutta secca, i cachi, il melograno ecc.
- Sostituire il dolcificante allo zucchero.
E’ importante sapere che in una dieta diabete tipo 1 il saccarosio non deve superare la dose massima giornaliera di 20 gr, quindi è utile evitare o consumare in quantità limitate i prodotti confezionati come i biscotti, le bibite, gli snack ecc.
Informazioni utili
Il diabete mellito di tipo 1 è considerata dai medici una patologia autoimmune, perchè è provocata dalla produzione di anticorpi che hanno il compito di deteriorare tessuti ed organi importanti, in particolar modo il pancreas, causando una diminuzione e nei casi più gravi la totale assenza dell’insulina, un ormone che svolge l’importante compito di tenere sotto controllo il glucosio nel sangue. E’importante sapere che esistono diverse categorie di diabete di tipi 1 e sono riportate nell’elenco che segue.
- Diabete mellito autoimmune, chiamato anche insulinodipendente, si manifesta in pazienti di giovane età, in particolar modo nella fase dell’adolescenza e dell’infanzia. La sua causa principale è la distruzione delle cellule Beta che si trovano nel pancreas e in alcuni soggetti il processo distruttivo avviene molto rapidamente. Generalmente la forma rapida si manifesta nei bambini e la forma più lenta colpisce gli adulti ed è spesso definito con il nome di diabete autoimmune latente dell’adulto. Uno dei primi sintomi che deve mettere in allarme i medici è la chetoacidosi.
- Diabete mellito idiopatico che colpisce in particolar modo la popolazione africana e asiatica. Anche in questo caso nei soggetti si manifesta una carenza di insulina nel sangue, accompagnata da chetoacidosi. Le cause che provocano questa patologia non sono ancora state scoperte.
I campannelli d’allarme
Com’è stato già detto in precedenza questa patologia può manifestarsi sia in età adulta sia in tenera età, ci sono diversi campanelli d’allarme che devono essere subito colti dal proprio medico e sono illustrati nell’elenco che segue.
- Aumento del volume delle urine.
- Aumento della sensazione di sete.
- Diminuzione veloce del peso corporeo, non dovuta chiaramente a diete dimagranti.
E’importante sapere che ci sono dei casi in cui i sintomi si manifestano nella prima fase, chiamata d’esordio e poi scompaiono per un periodo di tempo, trascorso il quale ricompaiono nuovamente. Ci sono diversi fattori che possono causare l’insorgenza della patologia e sono riportati nell’elenco che segue.
- Fattori legati al proprio sistema immunitario.
- Fattori genetici.
- Fattori ambientali.
E’importante sapere che molto spesso anche l’obesità è un fattore che può aumentare il rischio di sviluppare la patologia, quindi è fondamentale seguire un’alimentazione bilanciata e svolgere una moderata attività fisica. Avere uno stile sano di vita può diminuire notevolmente le possibilità di sviluppare numerose patologie a carico del sistema cardio-circolatorio, come infarti, ischemie, ictus ecc.