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Le origini della dieta planck non sono ancora conosciute, erroneamente la si associa alla Max Planck Society, il cui fondatore è Max Karl Ernst Ludwig Planck, un pilastro della fisica contemporanea, anche se il legame è privo di fondamenta.

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La cosa certa è che questo regime dietetico si è diffusa molto grazie alle sue allettanti promesse: fino a 9 kg in due settimane; andando però decisamente contro ogni principio di sana e corretta alimentazione.

Questo regime dietetico prevede una rigida lista di alimenti distribuiti nei tre pasti principali e da seguire in maniera ferrea. Non vi sono molti limiti di quantità, perciò si può passare da una dose illimitata di caffè a colazione (e nient’altro), a del pollo alla griglia per pranzo, sempre senza limiti, fino ad una cena costituita esclusivamente da prosciutto cotto a volontà.

Aspetti negativi della dieta

Un forte aspetto negativo della dieta planck è il totale sbilanciamento delle sostanze nutritive, carboidrati quasi pari a zero, vitamine e fibre praticamente ridotte al minimo e quantità illimitate di carne, uova e pesce. Va seguita per soli 15 giorni, ma è comunque in grado di sottoporre il fisico ad un notevole stress da non sottovalutare.

E come se non bastasse, questa dieta planck non prevede nessun programma di mantenimento qualora si riuscisse a perdere qualche chilo, anzi, è talmente drastica da far recuperare l’eventuale peso perso con estrema velocità.

Purtroppo il passaparola e la cattiva informazione hanno fatto diffondere questa dieta, come uno di quei miracolosi rimedi dell’ultimo minuto prima della “prova bikini”, tralasciando completamente l’aspetto nutritivo e fondamentale del corpo umano. Rimane quindi basilare per una dieta planck sana e mirata al benessere fisico e psicologico e al mantenimento del proprio peso forma, un’alimentazione varia ed equilibrata associata ad un costante esercizio fisico.

Menù  per dimagrire con regime ipocalorico

La dieta planck è un regime alimentare dietetico ipocalorico, vale a dire con un basso contenuto di calorie, che se seguita con costanza, permette di perdere in due settimane fino a 9 chili.

E’importante però sapere che spesso le diete veloci e ipocaloriche, come quella che è presente di seguito, possono causare dei danni all’organismo, quindi è preferibile, prima di iniziare un regime dietetico del genere, parlarne con il proprio medico. Di seguito è illustrato un esempio di menù dieta planck, che vi permetterà tornare in pochi giorni al vostro peso forma. 

  • Lunedì

Colazione: caffè senza lo zucchero. E’possibile dolcificare la bevanda con del dolcificante
Pranzo: 2 uova sode con contorno di spinaci
Cena: una bistecca alla griglia o in padella con contorno di insalata di finocchi e sedano

  • Martedì

Colazione: caffè privo di zucchero con una fettina di pane 
Pranzo: una bistecca ai ferri con contorno d’ insalata e un frutto
Cena: prosciutto cotto a volontà

  • Mercoledì

Colazione: caffè privo di zucchero con una fettina di pane
Pranzo: 2 uova sode con insalata e pomodori
Cena: prosciutto cotto e insalata mista

  • Giovedì

Colazione: caffè privo di zucchero e una fettina di pane
Pranzo: 1 uovo sodo con carote cotte o crude e 50gr di svizzero
Cena: un vasetto di yogurt scremato da 250 gr e un frutto

  • Venerdì

Colazione: carote condite con il limone e un caffè
Pranzo: una porzione di pesce al vapore con pomodori
Cena: una bistecca alla griglia con insalata

  • Sabato

Colazione: caffè privo di zucchero con una fettina di pane 
Pranzo: pollo ai ferri
Cena: 2 uova sodecon contorno di carote

  • Domenica

Colazione: Tè con limone
Pranzo: una bistecca ai ferri e un frutto
Cena: libera

Al termine di questo menù ipocalorico della prima settimana è necessario seguirlo per altri sette giorni.

Caffè e salute: i miti da sfatare

Quando si parla del caffè si pensa sempre ad una bevanda che può essere consumata, ma con molta parsimonia. Molto spesso, però, si tratta di veri e propri miti che sono stati ormai sfatati da tempo ma che continuano a circolare.

Nell’opinione comune, ad esempio, il caffè comporterebbe il rischio di aritmia cardiaca. Ebbene, secondo alcuni studi scientifici condotti fino ad oggi, un moderato consumo di caffeina in una dieta planck ma anche nella vita, compreso dalle tre alle cinque tazzine al giorno, non determinerebbe l’aumento di aritmia.

Se cerchi un regime che ti permetta di disintossicare il tuo corpo leggi il nostro articolo sull'Iridologia.

Si abbassa il rischio di aritmia cardiaca

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Anzi, è emerso che tra i bevitori di caffè è stato rilevato un piccolo seppur significativo abbassamento di tale rischio. In altre parole, oramai si può tranquillamente dire che per la maggior parte dei pazienti non c’è alcuna correlazione tra il consumo di caffè e aritmia.

Un altro falso mito è quello che vuole la caffeina in grado di creare dipendenza. Ad onor del vero, agisce sul sistema nervoso centrale, ma non innesca i meccanismi pericolosi tipici delle crisi di astinenza generati dalle dipendenze.

C’è, poi, chi attribuisce al consumo del caffè il mancato concepimento e, dunque, la capacità di generare infertilità.

Si tratta, ovviamente, di una credenza infondata, tuttavia, è vero che non bisogna esagerare con la sua assunzione. A tal proposito, infatti, a tutte coloro che stanno programmando una gravidanza è consigliabile non superare i 200 milligrammi al giorno, circa due tazzine.

Limitare la caffeina

Non è quindi corretto affermare a prescindere che la caffeina sia una bevanda da cancellare dal proprio regime alimentare o nella dieta planck, al contrario, è corretto dire che il suo consumo, come di ogni cosa, va limitato.

Basti pensare, infatti, che un buon consumo di caffè è in grado di avere degli effetti benefici su una molteplicità di patologie come anche contrastare alcune gravi malattie come il morbo di Parkinson; le malattie del fegato; il cancro del colon-retto; il diabete di tipo 2 e, infine, la demenza.

Non solo, il caffè fungerebbe anche da potente antinfiammatorio, aiutando a placare i sintomi delle allergie, in quanto riduce la concentrazione di istamina all’interno del proprio organismo.

Quelli in circolazione, quindi, sono veri e propri miti che col tempo hanno contribuito all’ affermarsi di idee sbagliate. Il caffè, infatti, pur trattandosi di una bevanda contenente caffeina, può tranquillamente essere consumato, facendo ovviamente attenzione a non abusarne. Solo in questo caso, infatti, l’assunzione del caffè potrebbe provocare i danni di cui tanto si parla.

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