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La dieta Montignac, che si avvale di un testimonial d'eccezione, l'attore Gerard Depardieu, si basa sull'indice glicemico degli alimenti e sul metabolismo insulinico. Questo tipo di dieta punta da un lato a far perdere peso, e dall'altro a tenere sotto controllo la fame eccessiva e il desiderio di cibo.

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Prende il suo nome dal suo creatore, Michel Montignac. Montignac era un esperto nutrizionale francese che sviluppò questo approccio alimentare negli anni '80. La sua filosofia dietetica si basa sull'importanza dell'indice glicemico degli alimenti piuttosto che sul conteggio delle calorie. Montignac si concentrò in particolare sull'eliminazione di carboidrati con un alto indice glicemico e grassi saturi dalla dieta, con l'obiettivo di migliorare la salute metabolica e ridurre il peso.

La Dieta Montignac non è strutturata come una dieta tradizionale, ma piuttosto come un modo di mangiare basato sulla scelta di alimenti con un basso indice glicemico. Non pone limiti alla quantità di cibo da assumere, ma piuttosto si concentra sulla qualità degli alimenti consumati. L'obiettivo è ridurre il peso e ripristinare la funzionalità del pancreas, migliorando così la salute generale. Gli alimenti consigliati includono quelli ricchi di grassi polinsaturi omega-3 e grassi monoinsaturi, evitando carboidrati con un alto indice glicemico e grassi saturi.

Caratteristiche della dieta Montignac

La causa fondante dell'aumento di peso, dunque, non è di natura calorica ma ormonale; ecco perché il parametro che viene tenuto in considerazione è l'indice glicemico (la capacità di determinati cibi di indurre rapidamente un aumento dei livelli di insulina – più l'Indice Glicemico è basso, più il dimagrimento è significativo).

Nella prima fase si devono mangiare cibi al di sotto dell'indice glicemico di 35; raggiunto il peso ideale, si passa a un programma di mantenimento (seconda fase di stabilizzazione e prevenzione), dovesi introducono cibi che possono raggiungere il livello 50.

I concetti di base del metodo

Questo innovativo stile alimentare è nato da un lavoro iniziato nel lontano 1980, che si è basato anche sulla sperimentazione scientifica di tutta l’equipe dello specialista, composta da medici e ricercatori. Il metodo proposto da questo medico non deve assolutamente essere considerato una dieta, vale a dire un regime alimentare restrittivo, durante il quale alcuni cibi non sono concessi ed è necessario tenere sotto controllo la quantità e i condimenti degli alimenti.

Deve invece essere considerato uno stile alimentare bilanciato, non restrittivo a livello delle quantità dei cibi e che volendo può essere seguito da tutti. Il segreto di questo metodo è come abbinare tra di loro i cibi, in base a quale categoria alimentare appartengono, vale a dire glucidi, proteine e lipidi. E’ importante anche tenere conto delle peculiarità chimico-fisiche delle sostanze e la loro capacità di sollecitare reazioni metaboliche che servono a contrastare l’aumento di peso, il diabete e i principali fattori di rischio del sistema cardio-vascolare.

Grazie alla sperimentazione di questo metodo, che è stato fatta anche su soggetti che già soffrivano di questi disturbi, è emerso che nella maggior parte dei casi questo stile alimentare migliorava le condizioni di salute della persona. Lo scopo principale dello stile alimentare creato da Montignac è quello di insegnare a tutti l’importanza di seguire una dieta alimentare varia e bilanciata, utile a raggiungere una serie di obiettivi, che sono riportati nell’elenco che segue.

  • Ottenere se necessario un dimagrimento equilibrato, che non metta in pericolo o arrechi danni al benessere fisico e psichico della persona.
  • Ridurre le possibilità di avere abitudini alimentari sbagliate ed evitare così un possibile aumento di peso.
  • Ridurre i rischi di contrarre il diabete di tipo II.
  • Ridurre le possibilità di contrarre patologie a carico del sistema cardio-vascolare, come ictus, infarti ecc.

Le fasi del regime Montignac

Com’è stati già detto in precedenza questo regime alimentare si basa su tre distinte fasi, la prima è quella del dimagrimento, la seconda è quella della stabilizzazione e la terza è quella della prevenzione.

Durante la prima fase è concesso solo il consumo dei cibi che hanno un indice glicemico inferiore o uguale a 50, quindi è importante scegliere con attenzione gli alimenti. Lo scopo di questa fase è quello di apportare al corpo, dopo ogni pasto, una quantità minima di insulina, che serve a sollecitare il processo di eliminazione dei grassi che l’organismo tiene come riserva.

Durante la seconda e la terza fase la scelta dei cibi concessi è più ampia ma tiene sempre conto del loro indice glicemico e della presenza di glucidi puri, ed ha lo scopo di aiutare l’organismo ad eliminare tutti i glucidi.

Controindicazioni e benefici

Riassumendo, il metodo Montignac, che trova una sua variante nella dieta dissociata, si basa sulla riduzione drastica degli zuccheri “cattivi” – i glucidi – che si trovano nello zucchero industriale, nella farina bianca, il riso bianco, pane bianco, le patate, gli alcolici e il caffè forte. Un pasto tipico non abbina mai glucidi e alimenti lipidici, il cibo va masticato lentamente evitando di bere durante il pasto. Non ci sono menù fissi o dosi da rispettare, è sufficiente eliminare alcuni alimenti. L’unica regola a cui porre attenzione è di non saltare mai i pasti e dopo un pasto glucidico occorre attendere 3 ore prima di consumare un pasto lipidico e 4 ore dal pasto lipidico prima di assumere nuovamente glucidi.

Dal punto di vista dei benefici, la dieta Montignac è ideale per chi ha problemi di pancreas o ha avuto (o continua ad avere) episodi di intolleranze alimentari. Tra i suoi vantaggi, vi è indubbiamente la facilità di essere seguita in quanto non prevede alimenti difficili da reperire, né calcoli di calorie e quantità da rispettare. In ogni caso, poiché si tratta di una dieta ricca di contenuti proteici non può essere seguita a lungo. In fase di mantenimento si dovranno reintegrare dei cibi, ma con molta moderazione e sempre prediligendo le farine integrali e sostituire lo zucchero con il miele o la stevia. La dieta è indubbiamente efficace perché comunque si mangia meno e si riducono automaticamente le calorie del 20%.

Sempre per il suo alto contenuto proteico, la dieta Montignac è controindicata per chi soffre di problemi cardiovascolari e renali. Inoltre, la riduzione o privazione quasi totale dei carboidrati non è indicata per gli ipoglicemici.

Al contrario, la dieta Montiganc è consigliata per chi tende a ingrassare e accumulare peso a causa di un metabolismo lento che necessita di essere riattivato.

Michel Montignac – oltre a essere il “padre” dell’omonima dieta – ha provato l’efficacia del metodo su sé stesso: bambino obeso e adulto tendente a ingrassare, grazie ai suoi studi farmacologici e alle conoscenze scientifiche apprese, ha elaborato un metodo che in pochi mesi gli hanno permesso di dimagrire di 15 chili. Come tutte le diete necessitano di essere seguite e prescritte da esperti e nutrizionisti.

Quali sono gli alimenti che presentano una maggiore quantità di zuccheri?

Gli alimenti con una maggiore quantità di zuccheri includono principalmente:

  1. Bevande zuccherate: come le bibite gassate e alcuni succhi di frutta.
  2. Dolci e snack dolci: come biscotti, torte, cioccolato, caramelle e gelati.
  3. Alcuni prodotti da forno: come pane dolce, brioches e croissant.
  4. Frutta con elevato contenuto di fruttosio: come banane, uva, manghi e fichi.
  5. Alimenti trasformati e confezionati: molti prodotti confezionati contengono zuccheri aggiunti, compresi alcuni condimenti, cereali per la colazione e barrette energetiche.

È importante leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari per identificare i contenuti di zucchero, specialmente quelli aggiunti artificialmente.