Logo del sito BuonaDieta

L’avere un fisico sempre tonico e snello è il sogno di tante persone e per questo motivo si tende a cercare di mantenersi in forma svolgendo dell’attività sportiva oppure a seguire una dieta. In quest’ultimo caso, da decenni ormai sono presentati vari regimi alimentari che promettono di fare miracoli. L’ultima novità arriva da un farmacista italiano, il Dott.Lemme, che promette di far perdere 10 kg in un mese. Cerchiamo di scoprire in cosa consista una dieta Lemme completa.

Menu di navigazione dell'articolo

Così come altre in passato, anche il tipo di alimentazione consigliato da questo professionista ha suscitato polemiche e controversie. Più che una vera e propria dieta, viene definita una sorta di “filosofia alimentare” che mette al bando alcuni cibi e sostanze e, secondo il suo autore, favorisce un dimagrimento seguendo i principi biochimici che sono alla base dell’alimentazione.

Il regime alimentare di Lemme in generale

La dieta proposta da questo farmacista rientra nei cosiddetti regimi proteici ed è suddivisa in due fasi, una di dimagrimento e l’altra di mantenimento, ed in cui si devono rispettare precisi orari di consumo dei pasti. Il tutto, comunque, non si basa sul calcolo delle calorie di ciascun cibo, bensì sull’indice glicemico di questi e sulla divisione tra alimenti ammessi e quelli vietati. Da ciò si dovrebbe arrivare ad una perdita di peso consistente.

Fasi ed orari dei pasti indicati

Come accennato, la prima fase di questa dieta dovrebbe durare un mese (anche se tale periodo varia in base alla quantità di chili da perdere da parte del soggetto) ed è diretta appunto alla perdita di peso. Una volta raggiunto l’obiettivo prefissato, inizia la seconda fase, quella di mantenimento, che dura circa 3 mesi ed in cui entra in scena l’indice glicemico dei cibi assunti e non le calorie, mantenendo estremamente fissi gli orari dei pasti.

Questi, infatti, si devono assumere entro un tempo prefissato. La colazione va consumata entro le 9,30 del mattino, mentre il pranzo va fatto tra le 12 e le 14 e la cena invece tra le 19 e le 21 della sera. Una merenda o uno spuntino (in pratica del thé e del limone a spicchi) sono ammessi tra le 10 e le 11 del mattino e le 16 e le 17 del pomeriggio. Secondo Lemme, la rigidità degli orari permette ai cibi assunti di avere un effetto positivo, che non avrebbe in altre fasi della giornata.

Alimenti ammessi e quelli vietati

Tra i primi troviamo la pasta, la carne ed il pesce, anche in quantità illimitata, perché tale regime, come abbiamo detto, non si basa sulle calorie. A questi si possono poi abbinare olio extravergine d’oliva, aglio, peperoncino, limone, cipolla, pepe e timo. Tra le bevande ammesse, il caffè, il thé senza zucchero e l’acqua anche gasata. Tuttavia, si deve evitare di mangiare insieme e quindi abbinare la carne e la pasta nella stessa fase della giornata.

Una settimana tipo per questa dieta

Per i primi due giorni, a colazione si possono mangiare spaghetti tonno e limone a cui abbinare un caffè; a pranzo ed a cena la stessa bevanda assunta, rispettivamente, dopo un filetto di manzo e del pesce spada. Per il 3° e 4° giorno, pasta con olio e peperoncino a colazione e poi a pranzo del petto di pollo, mentre a cena una sogliola. Il tutto sempre senza sale ed eventualmente abbinati al caffè. Per i giorni successivi, colazione con carciofi, mentre a pranzo ed a cena una fiorentina ed un’orata.

A chi è sconsigliata la cura del limone

Chiarimenti utili

Questa particolare terapia può essere utilizzata per disintossicare il corpo grazie ai limoni, per i suoi effetti dimagranti, per diminuire il livello di colesterolo cattivo nel sangue e infine per contrastare il nemico numero uno delle donne, vale a dire la cellulite. Com’è stato già detto in precedenza bisogna bere acqua tiepida e succo di limone diluito ina stomaco vuoto, preferibilmente mezz’ora prima della colazione.

Si deve iniziare con il bere il succo, poi la quantità aumenterà sempre di uno, fini ad arrivare a bere, dopo 15 giorni, esattamente il succo di 15 limoni. Dal sedicesimo giorno al trentesimo si dovrà diminuire la quantità di un limone ogni giorno, la durata totale della cura è di trenta giorni. E’consigliabile prima di iniziare una qualsiasi cura o un regime dietetico di consultare il proprio medico curante.

Caratteristiche dei limoni

I maggiori produttori al mondo di limoni sono gli Stati Uniti d’America, l’Italia, la spagna, Israele e la Turchia. La scorza del limone è generalmente gialla, ma esistono anche delle specie che hanno la buccia sfumata di verde e bianco, questo agrume ha 15 Kcal ogni 100 gr e contiene citrati, sali minerali, vitamine e diversi oli essenziali.

Il limone e il pomodoro sono due degli alimenti che contengono una notevole quantità di acido citrico, sostanza che interviene nella produzione del ricambio cellulare dei tessuti. Numerosi studi medici hanno dimostrato che questo agrume è in grado di rendere più fluido il sangue e migliorare la circolazione, aumenta i tassi di colesterolo buono, chiamato anche HDD e diminuisce il livello di colesterolo LDL, considerato cattivo.

E’in grado inoltre di diminuire il livello dell’omocisteina, una sostanza che se presente in dosi molto elevate in un individuo, può essere la causa dell’infarto del miocardio. Il succo può essere anche utilizzato per curare affezioni della pelle, trattare verruche, afte, vesciche e accellerare il processo di cicatrizzazione di una ferita. Per riuscire a godere in pieno delle molteplici qualità di questo prodotto è importante usarlo al naturale, quindi è preferibile evitare bibite gassate al limone, è consigliabile inoltre cercare di consumare agrumi che provengono da coltivazioni biologiche, che sono stati quindi coltivati senza l’utilizzo di pesticidi.

Caratteristiche della dieta contro la gastrite cronica

La gastrite è un processo infiammatorio acuto o cronico della parete gastrica. I sintomi classici del disturbo sono acidità, bruciori e crampi allo stomaco, vomito e nausea e chi ne soffre deve seguire con costanza una dieta anti gastrite cronica. Se per i casi cronici sono necessarie approfondite indagini diagnostiche e terapie farmacologiche mirate, per le forme più lievi e sporadiche è sufficiente un pò di riposo associato a una dieta leggera e adeguata.

Il regime alimentare per combattere i disturbi gastrici anche cronici si basa innanzitutto sull'osservanza di alcune norme comportamentali molto semplici.

Gli alimenti indicati a chi soffre di disturbi allo stomaco

Seguire una dieta, per chi soffre di questo problema a livello di stomaco, significa proteggere questo organo contro ulteriori infiammazioni ed irritazioni. Una volta individuate le cause del problema, che possono essere peggiorate da un cattivo stile di vita, poco sano e poco avvezzo al movimento, bisognerà facilitare il processo digestivo e dunque ricorrere ad una alimentazione equilibrata, contenente particolari cibi.

A livello di consigli alimentari generali, è importante scegliere cibi facili da digerire e poco conditi, specialmente evitare spezie e altri alimenti piccanti. Bisogna poi cercare di mangiare in maniera regolare ogni giorno, evitando di dividere la dieta in piccoli pasti frequenti, poiché questo porterebbe ad aumentare l'acidità di stomaco necessaria per le varie fasi digestive.

A livello di cibi da evitare, oltre naturalmente all'alcol, lasciare da parte le bevande a base di caffeina come tè, caffè, cioccolato, coca cola. Per quanto riguarda latte e derivati, meglio non abbondare e fermarsi sulle due porzioni al giorno, e possibilmente evitare quelli con alto contenuto di grassi.

Altri alimenti che è meglio evitare, o comunque ridurre in quantità, sono i pomodori, i succhi di agrumi vari, condimenti pesanti a base di aglio e cipolla, cibi eccessivamente grassi. È possibile mangiare tranquillamente cibi contenenti fibra, come i cereali, frutta e verdura e fagioli.

Attenzione ad alimentarsi con broccoli, cavoli, particolari frutti e legumi che possono contribuire al gonfiore dello stomaco. In ogni caso, è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista che potrà consigliarvi la dieta più adatta contro la gastrite.

Pro e contro della dieta Lemme

La dieta del Dott. Lemme ha avuto un impatto mediatico in seguito alle dichiarazioni di alcuni personaggi noti che hanno sostenuto di essere riusciti a perdere peso brillantemente grazie ai suggerimenti del dottore, ma la comunità scientifica è unanime nel contrastare i principi alla base di questo regime alimentare – che nella migliore delle ipotesi - è considerata una “stravaganza”. I motivi principali per cui non andrebbe intrapresa sono:

  • Il totale squilibrio nell’assunzione dei cibi;
  • Affaticamento del fegato e dei reni in quanto tutte le diete con un sovraccarico di proteine provocano a lungo termine danni epatici e renali;
  • Difficoltà di esecuzione e di rispetto della tempistica.

L’assenza di frutta e verdura nella dieta Lemme comporta un’importante perdita in termini di vitamine e fibre che sono invece fondamentali per il regolare funzionamento intestinale e la reidratazione corporea.

In linea di principio è sempre sconsigliabile seguire le diete che fanno perdere molto peso nei primi tempi: una perdita di peso eccessiva in un lasso di tempo breve è deleteria. La corretta proporzione di perdita del peso è di circa il 10% del peso iniziale in un arco temporale di 3-6 mesi. Riguardo alle quantità, la dieta Lemme non pone limiti soprattutto all’assunzione di carboidrati purché concentrati nelle prime ore del mattino. In realtà tutti i nutrienti dovrebbero essere assunti durante l’arco della giornata e nei quantitativi giusti, riducendo gli eccessi e senza negarsi il gusto. Seguire una dieta meno “drastica” significa essenzialmente educarsi ad una sana e corretta alimentazione, assumendo abitudini alimentari che restano nel tempo.

Un altro assunto della dieta di Lemme è l’importanza di seguire gli orari dei pasti e di assumere determinati cibi solo in determinati orari. L’assunto viene spiegato sulla base dell’importanza dell’impatto biochimico di ciascun alimento sull’organismo in base alla sua interazione con il sistema ormonale e nel rispetto dei ritmi circadiani; tutto ciò, allo stato attuale, non ha alcuna base scientifica, in quanto non è possibile affermarlo in termini assoluti dal momento che esistono implicazioni più profonde rispetto ai soli ritmi circadiani; quindi, se da una parte è vero che alcuni cibi si assimilano meglio in determinate ore del giorno, non è però sufficiente per impostare tutto un piano alimentare solo sugli orari e indipendentemente dalla quantità del cibo.

Considerazioni generali

Questo tipo di regime si deve considerare, secondo gli esperti, una dieta dissociata a tutti gli effetti. Può essere sconsigliata per quelle persone che soffrono di pressione bassa, in quanto elimina il sale e gli zuccheri. Un elemento assai controverso è poi l’assenza, almeno inizialmente, di frutta e verdura. Fattori fondamentali in un regime alimentare equilibrato. Comunque, così come con altre diete, è sempre bene consultarsi con un medico nutrizionista, prima di avviarla, in modo da evitare possibili effetti negativi.

Cibi sani: scopriamo l'importanza di mangiare correttamente

Molto spesso invece si intraprendono diete sbagliate, non adatte alle caratteristiche psicofisiche del soggetto; ancora più spesso si evita consultare un nutrizionista o uno specialista del settore, tralasciando anche l'attività fisica regolare. Queste diete, non prevedono la presenza di cibi sani e necessari a soddisfare il fabbisogno dell'individuo, provocando anche una scorretta, o inesistente, perdita di chili.

Caratteristiche degli alimenti salutari

I cibi sani che devono essere mangiati una dieta devono avere proprietà qualitative elevate, in maniera da garantire una sicurezza nutrizionale, sanitaria e igienica di quello che si mangia.

E' fondamentale che contengano salutari proprietà organolettiche e determinati valori nutrizionali, contenendo la giusta dose di vitamine, proteine e grassi. La dieta sana infatti deve puntare all'inserimento, nel proprio programma giornaliero, di tali generi di cibi sani

Perchè non eliminare totalmente i grassi

Cibi sani

Chi desidera dimagrire e perdere i chili di troppo si affida a una dieta, credendo di dover soprattutto eliminare i grassi. Una dieta deve invece contenere una dose di grassi al suo interno, perché tali sostanze, al pari di altre, sono fondamentali per il nostro organismo.

La quantità di grassi, in rapporto al peso corporeo deve essere deve infatti essere del 12-18% negli uomini e del 19-26 % nelle donne. Ecco perché anche nella dieta è importante non eliminare del tutto questi alimenti ma inserire invece una giusta dose di questi, cercando solo di scegliere quelli adatti e abbinandoli magari a carboidrati, quali pasta, pane, riso o cereali, e verdura.

Le sostanze grasse contenute all'interno dell'organismo di ogni singolo individuo sono dunque basilari e svolgono delle attività molto importanti per il nostro corpo quali: il sostentamento dell'equilibrio ormonale; la lubrificazione delle articolazioni. Queste sostanze aiutano anche ad isolare le cellule nervose e a dare tonicità ed elasticità alla cute.

Diverse tipologie di sostanze grasse

Ci sono però grassi utili e salutari per il nostro organismo e quelli meno buoni; la prima categoria è quella da utilizzare nei regimi alimentari dietetici. Grassi che svolgo azioni benefiche sono i poliinsaturi; cibi sani cibi come Omega 3, presenti in acciughe, sgombri, aringhe, salmone, olio di pesce, crostacei, e i polinsaturi Omega 6 contenuti nell'olio di mais, soia, noci, girasole, olive e borragine. 

Come seguire un'alimentazione corretta

Per poter seguire una dieta ed una alimentazione corretta, bisogna saper cucinare sano e conoscere al meglio tutti gli ingredienti che stiamo per assumere nel nostro organismo. Per questo motivo è consigliato nella gran parte dei pasti cucinare da soli e con alimenti scelti e selezionati.

Minerali e Vitamine: la loro importanza

I due principi nutritivi maggiormente inclusi all'interno di quasi tutti i regimi dietetici sono i minerali e vitamine. Queste sostanze dei micronutrimenti fondamentali per assicurare buona salute al nostro organismo, agevolando il corretto andamento di muscoli, pelle, cellule, cuore, fegato, cervello ecc.

I minerali e le vitamine, rispetto a sostanze come grassi, zuccheri e amminoacidi, non vengono prodotte direttamente dal nostro organismo ma vanno recuperati attraverso il cibo; è dunque consigliabile un tipo di alimentazione completa e differenziata per avere un buon apporto di tali sostanze.

Consigli importanti per l'assunzione di cibi sani

Per seguire un’alimentazione corretta e tenere il più possibile alla larga alcune patologie causate da un alimentazione squilibrata, basta seguire delle semplici ma efficaci abitudini alimentari, che devono entrare a far parte della nostra vita. Di seguito è presente un elenco dove sono illustrati dei consigli utili per mangiare bene e vivere in salute.
Mangiare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno, che sono ricche di vitamine e sali minerali.
Mangiare tre volte la settimana la carne.

  • Consumare cinque porzioni di pesce la settimana.
  • Mangiare almeno tre volte la settimana i legumi, ad esempio ceci, lenticchie, fagioli ecc.
  • Prediligere cibi sani realizzati a base di farina integrale, come pasta, pane e riso che hanno un alto potere saziante e sono ricchi di fibre, ottime alleate della salute.
  • Non saltare mai la colazione che è il pasto più importante perché serve a dare la giusta carica di energia al nostro corpo per affrontare la giornata. E’importante sapere che è proprio questo il momento migliore per mangiare, sempre nelle giuste porzioni, carboidrati e dolci.
  • Mangiare cibi fritti e dolci con discrezione.
  • Fare cinque pasti al giorno, costituiti dalla prima colazione, uno snack a metà mattinata, preferibilmente a base di frutta, il pranzo, uno spuntino a metà pomeriggio e la cena
  • Prediligere sistemi di cottura leggeri e semplici ad esempio alla griglia, al forno, al cartoccio ecc. e limitare l’uso dei condimenti e del sale. Per insaporire e rendere più appetitose le pietanze è possibile utilizzare le spezie, il succo del limone, l’aceto ecc.
  • Bere almeno due litri di acqua naturale al giorno. E’consigliabile anche bere thè e tisane, limitando però l’uso dello zucchero.
  • Praticare una moderata attività fisica, che allena cuore e muscoli, aiuta a bruciare parte delle calorie assunte con il cibo ed è utile per scaricare lo stress e la tensione.

Radicali liberi: dei nemici invisibili dai quali difendersi

Un'alimentazione scorretta, cibi sani, il fumo e una sbagliata esposizione al sole, possono danneggiare notevolmente l’epidermide del viso, moltiplicando la produzione di radicali liberi, che interagiscono con le proteine del derma, compromettendo il benessere e la freschezza della pelle.

Cosa sono i radicali liberi

I radicali liberi sono delle molecole che si formano all’interno della cellula quando l’ossigeno viene utilizzato per produrre energia. L’azione positiva dei radicali liberi si manifesta solo nei casi in cui sono presenti in piccole quantità.
L'invecchiamento della pelle

Per prendersi cura della pelle, è necessario in primis condurre uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, cibi sani e ricca di alimenti antiossidanti e un uso consapevole dei cosmetici. È bene inoltre osservare il proprio viso e il proprio corpo, per valutare le piccole anomalie dell’epidermide o qualche problema di funzionalità, intervenendo preventivamente.

L'importanza degli antiossidanti nella lotta contro i radicali liberi

Gli antiossidanti hanno il compito di neutralizzare i radicali liberi; i principali antiossidanti sono: la vitamina C, indispensabile per chi fuma; la vitamina E, che mantiene efficienti le membrane cellulari; la vitamina A ,che difende pelle e mucose. E' importante infine proteggersi adeguatamente dai raggi ultravioletti, usando prodotti specifici e mantenendo la pelle quotidianamente pulita e idratata.

Il motivo per cui la dieta Lemme danneggia la salute

Quando non si seguono gli attenti consigli di un nutrizionista e di vive di intuizioni sbagliate, capire il perché una dieta non dovrebbe essere seguita, dovrebbe quasi essere naturale. Uno degli aspetti più complessi nonché pericolosi della dieta Lemme, risiede nell’incredibile e vertiginoso calo del peso, che avviene in un tempo estremamente ristretto. La perdita del peso deve infatti quasi sempre essere un percorso che vive di una gradualità progressiva: i kg che al massimo di devono perdere in mese devono essere 4, perché una perdita che supera questo limite comprende non solo una perdita di peso, ma anche un’incredibile perdita della massa dei tessuti nobili e dei muscoli, che provoca a sua volta un danno irreversibile. Seguire diete iperproteiche come questa, si identifica per un forte sbilanciamento degli alimenti, che causa un enorme mole di lavoro sia per i reni che il fegato. Questa dieta infatti risulta particolarmente sconsigliata per tutti coloro che soffrono di una pressione bassa e per le donne che stanno vivendo una gravidanza, per le quali l’assenza completa di zucchero è indice di un problema. Ad aggiungersi alla coda di tutti questi limiti, si posiziona la questione della monotonia alimentare: questa dieta infatti esclude importanti fonti di nutrimento per la salute. Chi mangia infatti poca frutta, spesso ha delle carenze vitaminiche e minerali. Per concludere questo regime alimentare non è perseguibile in alcun modo per lungo tempo, perché potrebbe risultare difficile da gestire e controproducente. Questa tipologia di dieta è chiamata inoltre la dieta dei VIP, che hanno un’incredibile influenza sul pubblico. Ebbene però ricordare che farsi attrarre da una dieta con la quale si perde peso rapidamente può essere seriamente un danno, perché non si prendono quasi mai in considerazioni i fattori personali e le condizioni alimentari individuali. Bisogna quindi sempre rivolgersi ad un medico nutrizionista.